La premiazione delle aziende storiche Lapam di Vignola, Marano e Savignano, ma anche un interessante confronto sui prodotti tipici del territorio e sull’attrazione turistica delle Terre dei Castelli, grazie ai contributi di Coldiretti, del giornalista enogastronomico Riccardo Lagorio, di Roberto Carcangiu, presidente associazione professionale Cuochi Italiani e la collaborazione dell’istituto di agraria Spallanzani e dello Ial Scuola Alberghiera di Serramazzoni, oltre che di Monica Salvioli dell’ufficio studi Lapam. A Vignola Lapam Confartigianato ha festeggiato i suoi 60 anni fornendo anche diversi dati sull’economia nell’Unione Terre dei Castelli e sugli otto comuni che la compongono: Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca. Questi comuni – spiega l’ufficio studi Lapam – comprendono il 12% delle imprese artigiane della provincia (2.488 imprese registrate) e 87.245 residenti.
Il turismo su questi territori è in forte crescita (+26,8% arrivi dal 2014 al 2017), e di conseguenza cresce il dato sul numero di esercizi ricettivi (+27,9% dal 2007 al 2017), con una affluenza maggiore per il comune di Castelvetro, tra i primi comuni in tutta la provincia per numero di visitatori. L’ufficio studi Lapam evidenzia come sempre più il turista scelga la propria destinazione ed organizza il viaggio tramite piattaforme web: l’incidenza di utilizzo di appositi siti web/app come Airbnb o simili per trovare un alloggio è al 24% in Emilia-Romagna, e ben il 42,7% degli utenti in regione utilizza il web più in generale per servizi relativi a viaggi o soggiorni.
La cultura culinaria del territorio, che come detto favorisce il turismo di tipo enogastronomico, si fa conoscere oltre che per le 14 eccellenze tra Dop e Igp, anche attraverso l’esportazione dei propri prodotti agroalimentari: i tre principali paesi di riferimento per l’export alimentare, Germania, Francia e Usa, sono anche i paesi di provenienza di più del 30% dei visitatori stranieri della provincia. La correlazione – spiega Lapam – è dunque molto evidente: a una maggiore conoscenza dei prodotti tipici modenesi fa da contraltare un maggior numero di turisti e visitatori.
Il turismo porta un indotto sul territorio che va al di là del comparto alimentare: sono infatti 356 le imprese artigiane nelle Terre dei Castelli che possono beneficiarne, dalla manifattura di oggettistica e souvenir (33%), alla produzione di prodotti alimentari tipici e locali (26%), alla ristorazione (15%), alla confezione di articoli di abbigliamento e in pelle (11%), ai servizi di trasporto (8%).
Ecco le imprese premiate: Cartotecnica Scattodex, Crg di Volpi Cesare, F.lli Gruppi, Govi Remo, Lavanderia Spidy di Bartolini Silvio, Mabo Officina Torneria Meccanica, Officina Ballestri, Patti Girolamo, Rem di Roli Efrem, Roli Mario, Roli Roberto & C., Santachiara & Boni, Società Marano Trasporti, Venturelli Fabio.