Il Comune di Bologna ha stanziato centomila euro per offrire nuove opportunità estive agli adolescenti con disabilità di età compresa tra i 14 e i 19 anni. Si tratta di un impegno che si aggiunge a quello che da anni il Comune rinnova per sostenere l’offerta di centri estivi rivolti a bambini dai 3 ai 13 anni, la cui organizzazione è già strutturata per accogliere quelli con disabilità con progetti educativi in continuità con quanto accade durante l’anno scolastico. La decisione è stata deliberata dalla Giunta di Palazzo d’Accursio su proposta della vicesindaco Marilena Pillati in accordo con l’assessore al Welfare Giuliano Barigazzi.
“La proposta progettuale è stata predisposta grazie a un lavoro di analisi dei bisogni condotto dalle Aree Educazione e Welfare del Comune di Bologna insieme ai Quartieri, all’Ausl di Bologna, alla Scuola. I costi delle iniziative estive disponibili per i ragazzi di questa fascia di età sono spesso molto alti e le famiglie vivono criticità organizzative per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, e carenze di opportunità di socializzazione dei loro ragazzi nei periodi di chiusura delle scuole. Dopo questa analisi – spiegano gli assessori Marilena Pillati e Giuliano Barigazzi – abbiamo deciso di investire parte del Fondo di riserva per una iniziativa che introduciamo quest’anno in maniera sperimentale con l’intento di verificarne i risultati e auspicando che possa rispondere ai bisogni educativi dei ragazzi e al contempo sostenere le famiglie”.
Il progetto approvato si caratterizza per la varietà delle opportunità offerte nella logica di rispondere al meglio a bisogni diversificati. Le nuove modalità di sostegno del Comune sono riconducibili a due tipologie. La prima consiste in uno sconto sulla tariffa per la frequenza di una iniziativa estiva sul territorio il cui progetto educativo venga ritenuto coerente con il percorso dell’adolescente interessato dalla Neuropsichiatria dell’Ausl. Il contributo per la frequenza viene erogato per un massimo di 3 settimane, per un valore massimo di 300 euro per ogni settimana. Fino a 28.000 euro di ISEE potranno essere richiesti contributi fino a un massimo di 900 euro. Oltre i 28.000 euro di ISEE il contributo massimo richiedibile sarà di 630 euro (210 a settimana). I contributi, previa richiesta presentata al Quartiere di residenza, vengono erogati nell’ambito delle risorse disponibili, dunque in caso le domande totali richiedano risorse superiori, verranno ordinate in una graduatoria in modo crescente rispetto al valore ISEE.
La seconda tipologia di sostegno si inserisce nelle scuole secondarie di secondo grado che nel mese di settembre aderiranno al progetto Scuole Aperte 2019 e consiste nella predisposizione di progetti educativi di integrazione dei ragazzi interessati che già frequentano queste scuole. Le famiglie potranno formulare la richiesta di sostegno ai Quartieri cittadini, che predisporranno un progetto di integrazione attraverso l’impiego di educatori.
A breve saranno comunicate le modalità con cui le famiglie interessate potranno fare domanda.