Chiedono il rinnovo di tutti i contratti, un piano straordinario di assunzioni e più risorse per il welfare. I dipendenti pubblici di Enti locali, Sanità, Funzioni Centrali, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, ecc… manifestano a Roma sabato prossimo 8 giugno per avere risposte dal Governo.
La manifestazione nazionale “Il futuro è Servizi Pubblici” è promossa dai sindacati confederali di categoria Fp/Cgil, Cisl/Fp, Uilpa-Uil/Fpl, si terrà a piazza del Popolo preceduta dal corteo (concentramento alle ore 9 in piazza della Repubblica) con comizio conclusivo alle ore 11 alla presenza anche dei tre segretari generali nazionali di Cgil Cisl Uil Landini, Furlan e Barbagallo.
Da Modena partecipa una delegazione di 200 persone fra sindacalisti e lavoratori. Per informazioni sulle partenze, è possibile rivolgersi al proprio delegato sindacale o presso le sedi di Cgil Cisl Uil.
Continua dunque la mobilitazione di Cgil Cisl Uil, che dopo la manifestazione nazionale dei sindacati pensionati del 1° giugno scorso, mettono ora in campo le rivendicazioni del pubblico impiego, mentre il 14 giugno sarà la volta dello sciopero generale dei metalmeccanici Fiom/Cgil, Fim/Cisl, Uilm/Uil.
Allo stato attuale il Governo non ha stanziato le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti nazionali di settore del pubblico impiego. Dopo il Ccnl sottoscritto lo scorso anno è necessario continuare la stagione contrattuale, rimasta ferma per troppo tempo.
I sindacati rivendicano un contratto che copra il triennio 2019-2021 per il recupero salariale dei dipendenti pubblici, per avere risorse per la contrattazione decentrata, per aggiornare il sistema degli inquadramenti, per intervenire nei processi organizzativi per innovare e rilanciare la Pubblica Amministrazione
Nella nostra provincia il totale dei dipendenti pubblici interessato dai rinnovi contrattuali è di 15.480 unità, di cui quasi 6.000 addetti negli Enti locali (fra questi più di 600 sono agenti di Polizia Municipale), 220 addetti in Provincia, 7.000 in Sanità, 350 negli enti pubblici non economici come Inps, Inail, Inpdap, Aci e altri, fra il personale di sicurezza sono 440 gli addetti della Polizia di Stato e 270 quelli di Polizia Penitenziaria, 600 gli addetti dei Ministeri, circa 200 addetti nei Vigili del Fuoco, 400 quelli impiegati nelle Agenzie Fiscali.
A questi si aggiungono 700 addetti nella sanità privata, circa 6.000 addetti delle cooperative sociali e diverse centinaia del privato sociale che operano nelle strutture pubbliche.
Fp/Cgil Cisl/Fp, Uilpa-Uil/Fpl chiedono anche il rinnovo dei Ccnl della Sanità Privata, fermi da 12 anni. Una vertenza che prosegue da tempo e che si inserisce dentro il tema generale della sanità del nostro Paese.
Occorre un piano straordinario delle assunzioni e la stabilizzazione dei precari per valorizzare il lavoro pubblico e garantire idonei livelli di welfare per i cittadini. Le pubbliche amministrazioni sono al collasso, i carichi di lavoro oramai insostenibili, va difesa la qualità e la quantità dei servizi offerti ai cittadini.
Francia, Germania, Regno Unito hanno un numero di dipendenti pubblici ampiamente superiore a quello del nostro Paese.
Scendiamo in piazza contro le iniquità e le disparità del sistema previdenziale. Per rivendicare investimenti nei servizi pubblici, per una revisione del codice degli appalti pubblici, per rivendicare la parità di trattamento tra lavoratori del settore pubblico e privato, per chiedere finanziamenti adeguati per il Servizio sanitario nazionale, per le politiche sociali, per il sostegno all’infanzia e alla non autosufficienza.
La battaglia dei lavoratori dei servizi pubblici è una battaglia generale che riguarda l’idea di solidarietà e la garanzia dei diritti sociali per tutti.