“Tosta, rigorosa, diretta”, “esigente ma capace di riconoscere l’impegno e valorizzare i suoi collaboratori”, “una guida attenta e una maestra”: così la ricorda chi l’ha conosciuta, sul lavoro e nella vita privata. L’Azienda USL di Modena piange la sua Direttrice del Pronto soccorso di Vignola, Roberta Grimaldi, deceduta nel pomeriggio di giovedì 4 aprile, all’età di 62 anni, a causa di una malattia dal rapido decorso. A febbraio era stata presente all’Open Day organizzato in Ospedale, dove aveva illustrato ai cittadini vignolesi il reparto che negli anni aveva contribuito a potenziare e modernizzare.
Nata a Bologna, una specializzazione in Cardiologia e un dottorato in Neuroscienze, ha iniziato la sua carriera professionale nel 1991 al Pronto soccorso di Imola; è stata medico di PS e Medicina d’Urgenza al Policlinico di Modena dal ’98 al 2004 e all’Ospedale maggiore di Bologna dal 2004 al 2007, anno del suo arrivo in Azienda USL di Modena. Sempre “in trincea” come medico di emergenza-urgenza nell’Area Sud della provincia, è stata prima responsabile di Struttura semplice poi direttrice della Struttura complessa di Pronto soccorso Vignola e Castelfranco, struttura che lei stessa ha contribuito a creare, con un impegno costante e un lavoro sulla rete territoriale, sulla formazione degli operatori e sulla costruzione di un gruppo di professionisti competenti ed affiatati.
Una straordinaria innovatrice, grazie a lei oggi Vignola può contare su un PS all’avanguardia, dotato di tutti i servizi per l’assistenza in emergenza: con lei sono infatti arrivate l’attivazione dell’automedica, prima h12 e poi h24, l’apertura dell’Osservazione breve intensiva che, per la sua esperienza professionale, ha fortemente voluto, infine l’apertura del reparto di Medicina d’Urgenza, nel 2017, che ha fatto crescere l’intera struttura, dandole la fisionomia che ritroviamo oggi.
Più di 300 i corsi di formazione del Dipartimento di Emergenza-Urgenza realizzati – da direttore e da istruttore – negli anni a Vignola e non solo, sia interni che verso operatori di altri ospedali: per Roberta la formazione era un nodo fondamentale della professione, tanto da farla diventare un punto di riferimento e un esempio per molti operatori.
Attenta all’impegno di ciascuno al di là dei ruoli formali, i collaboratori le riconoscono un “occhio speciale” per le persone: era diretta ed esigente ma allo stesso tempo capace di gratificare e valorizzare. Con questo stile aveva creato un gruppo affiatato, una “famiglia” cui lei stessa partecipava con il proprio sostegno e una presenza attenta e attiva.
La Direzione generale dell’Azienda USL si stringe ai familiari tutti, compresi professionisti e operatori dell’Ospedale di Vignola e di tutto il Dipartimento di Emergenza-Urgenza.