Il Consiglio comunale ha adottato la variante al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) del 2003 per allinearlo alle nuove norme, ma soprattutto favorire i processi di rigenerazione urbana, migliorare la qualità delle costruzioni e i parametri ecologico-ambientali e favorire la mobilità sostenibile. L’adozione della variante, illustrata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nella seduta consiliare di giovedì 4 aprile, ha ottenuto il voto di Pd, Sum e CambiaModena; hanno votato contro Forza Italia ed Energie per l’Italia, mentre non hanno partecipato al voto Movimento 5 Stelle e Modena Volta Pagina.
Aprendo il dibattito per Forza Italia Adolfo Morandi ha affermato che il nuovo Regolamento durerà troppo tempo, anche perché sarà sicuramente recepito dal nuovo Pug. “Per inseguire la semplificazione si fanno in realtà modifiche sostanziali alle norme attuali. Non metto in dubbio – ha proseguito – le capacità e la professionalità dei tecnici comunali ma i tecnici seguono gli indirizzi dettati dalla politica. Anche se il regolamento è stato esaminato con il tavolo tecnico il vero momento di confronto con i professionisti sarà il periodo delle osservazioni e qualcuno ha già sollevato perplessità”. Secondo Andrea Galli non è stato corretto arrivare con un atto così importante alla fine dei cinque anni di legislatura: “Un atto che coinvolge oltre 4000 immobili, su cui avrete lavorato per molto tempo, avrebbe dovuto arrivarci almeno qualche settimana fa per permettere qualche approfondimento”. Il consigliere ha quindi sostenuto che il regolamento vincola troppi immobili, anche non particolarmente di valore, sui quali si potrà intervenire solo con un risanamento o un restauro conservativo. “Questo vincolo è una camicia molto stretta, invece avreste dovuto aspettare il Pug regionale, che darà gli indirizzi. Questo atto era necessario? Non credo”.
Per Luca Fantoni, M5s, il Rue ha un ruolo strategico in ambito urbanistico “e per questo avremmo voluto avere il tempo di studiare attentamente le modifiche ma il fatto che sia stato collocato a fine legislatura ce lo ha reso impossibile. Per affrontare tecnicamente una delibera come questa ci sarebbe servito un confronto di almeno due mesi con tecnici esperti: non è stato possibile e quindi non siamo in grado di valutare quanto sarà attuabile”. Annunciando la non partecipazione al voto il consigliere ha affermato che si tratta “dell’ennesima scelta che svilisce il ruolo del consiglio”.
Per Modena volta pagina Marco Chincarini ha constatato di “aver lavorato male”, i temi erano troppo importanti per il poco tempo a disposizione, “non ho avuto modo di confrontarmi con gli esperti e quindi non riesco a sottolineare a fondo le mie perplessità, per esempio sul verde e sui parcheggi. Mi dispiace molto – ha proseguito il consigliere motivando il non voto – ma devo sospendere il giudizio. Con questo regolamento ci siano assunti enormi responsabilità e avrei preferito affrontare un tema così importante con un respiro completamente diverso. Questo non fa bene alla nostra città anche se ci saranno altri step prima dell’approvazione”.
“Quello che facciamo oggi – ha detto Diego Lenzini per il Pd – è valutare se il nuovo Rue è in linea con le indicazioni politiche che abbiamo dato in questi anni sull’aumento di dotazioni ecologiche e ambientali, su parcheggi e ciclabilità, sulle colonnine di ricarica per incentivare la mobilità elettrica. Sono modifiche di cui abbiamo parlato tanto, che adesso ci sono e che vogliamo applicare il prima possibile alle nuove costruzioni”. Lenzini ha quindi ricordato che dopo l’adozione da parte del Consiglio ci sarà un congruo periodo nel quale tutti potranno portare le loro osservazioni, quindi il regolamento sarà discusso dal nuovo Consiglio “che potrà cambiarlo o non approvarlo”. Per Fabio Poggi “i tempi stretti non devono sminuire tutto il lavoro che ha portato a questa delibera che ha recepito gli indirizzi di questo Consiglio e molte delle proposte delle minoranze”. Il consigliere ha poi ricordato che il nuovo Regolamento “dà un indirizzo agli uffici per gestire la fase transitoria fino all’approvazione del nuovo Pug”.
Apprezzando i contenuti del Rue, “che va nella direzione della riduzione del consumo di suolo, dell’aumento della permeabilità, della rigenerazione e della sostenibilità urbana”, Marco Cugusi, Sinistra unita Modena, ha sottolineato che si tratta di un lavoro complesso e da approfondire auspicando, quindi, “che ci sia un’attività di ascolto di tutta la città e non solo delle categorie professionali, perché con questo Rue stiamo configurando un nuovo modo di abitare e di costruire la città più a misura d’uomo”.