Saranno oltre 34 mila gli studenti delle scuole superiori modenesi nel prossimo anno scolastico: più precisamente 34.273 con un aumento di 507 iscritti e 18 classi rispetto all’anno scolastico in corso (nel 2001 gli studenti erano 22 mila). I dati sono stati raccolti ed elaborati dalla Provincia, sulla base delle comunicazioni delle scuole stesse, al fine di programmare gli interventi di edilizia scolastica e sono stati illustrati nel corso di un incontro con i dirigenti scolastici, venerdì 5 aprile nella sede dell’ente, al quale hanno partecipato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, e Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico di Modena.
Nel corso dell’incontro è emerso che la Provincia anche quest’anno è in grado di consegnare tutti gli spazi adeguati alle esigenze delle scuole.
Per quanto riguarda le previsioni sugli iscritti in prima e tenendo conto delle stime delle scuole sui bocciati, per la prima volta i tecnici superano i licei: 3220 iscritti in prima ai tecnici (40,6 per cento, contro il 31 per cento del dato nazionale), a fronte dei 3207 iscritti in prima ai licei, pari al 40,4 per cento degli iscritti in prima (55,4 per cento a livello nazi0nale).
Gli iscritti al primo anno dei licei scelgono lo scientifico (23,7 per cento) e il linguistico, anche se questo è in leggero calo con una ripresa di iscrizioni all’indirizzo classico (7,5 per cento rispetto al 6,5 per cento dello scorso anno).
Al comparto tecnico le preferenze vanno agli indirizzi dell’area tecnologica, rispetto al settore economico.
Anche per l’istruzione professionale il dato modenese, il 19 per cento degli iscritti, supera quello nazionale pari al 13,6 per cento, con preferenze per il settore dell’industria e l’artigianato rispetto ai servizi e una crescita degli indirizzi della manutenzione e assistenza tecnica.
Nel settore dei servizi si registra per la prima volta dopo anni di crescita, un leggero calo dell’indirizzo enogastronomico e agrario.
Bene, infine, anche le iscrizioni ai nuovi indirizzi di studio decisi dalla Provincia per rispondere alle esigenze dei ragazzi e del mondo delle imprese, in continua evoluzione come l’indirizzo industria e artigianato per il made in Italy al “Ferrari” di Maranello e le articolazioni geotecnico e opzione tecnologie del legno al “Guarini” di Modena.
Nel corso dell’incontro è emerso, inoltre che sulla base delle dinamiche della popolazione residente, il trend di crescita è destinato a continuare per almeno altri cinque anni per arrivare a oltre 37 mila studenti.
A Modena crescono Barozzi, Selmi e Fermi
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli iscritti alle scuole superiori modenesi, nel prossimo anno scolastico a Modena gli studenti saranno 14.704, oltre 195 in più rispetto allo scorso anno; le iscrizioni alle prime classi vedono un aumento al Barozzi, al Selmi e al Fermi.
Tra le scuole preferite dai ragazzi che si sono iscritti al primo anno spiccano il Selmi (477) l’istituto tecnico Corni con 464 iscritti e il Venturi (317).
A Carpi gli studenti saranno 4.490, oltre 100 in più rispetto all’anno scolastico in corso, con incrementi di iscritti al primo anno soprattutto al Fanti e al Meucci.
Sassuolo arriva a 5.228 ragazzi, Mirandola e Finale Emilia avranno alle superiori 4.128 studenti, con il Galilei, ricostruito nel 2018 dopo il sisma, in crescita; a Pavullo gli studenti superiori saranno 1.456, anche qui in crescita, mentre a Vignola gli iscritti sono 3.537, oltre 100 in più grazie agli incrementi di Levi e Paradisi, con tre classi in più ciascuna scuola.
Degli oltre 34 mila iscritti, oltre quattro mila vengono da fuori provincia, contro i circa 1500 modenesi che frequentano istituti di altre province.
Gli interventi sulle scuole superiori
Durante l’incontro con i dirigenti scolastici i tecnici della Provincia hanno illustrato il piano degli interventi per garantire in futuro gli spazi agli studenti delle scuole superiori e per ristrutturare e ammodernare gli edifici.
Nel 2019 la Provincia avvierà cantieri per oltre dieci milioni di euro. Tra gli interventi previsti spiccano il primo lotto dell’adeguamento sismico dell’istituto Barozzi di Modena, gli ampliamenti del polo Corni-Selmi di Modena e del polo Levi-Paradisi di Vignola, la nuova palestra al polo Cavazzi di Pavullo, la ristrutturazione della sede del Venturi di via Belle arti, sempre a Modena e il consolidamento delle scuole ex Messieri a Castelfranco Emilia oltre a diverse manutenzioni al Fermi e al Tassoni di Modena, all’ipsia Ferrari di Maranello, al Meucci a Carpi e sulle coperture e gli impianti di numerosi edifici scolastici superiori.
Nel Piano triennale sono previste anche le risorse, provenienti in gran parte da Stato e Regione, per ulteriori interventi tra cui spiccano gli adeguamenti sismici al Fermi e al Corni di largo Aldo Moro a Modena, al Levi di Vignola, al Morante e al Formiggini di Sassuolo, al Cavazzi-Sorbelli di Pavullo, il secondo lotto dei lavori al Barozzi, la nuova palazzina allo Spallanzani di Castelfranco Emilia e l’ampliamento del Fanti a Carpi.
La Provincia gestisce la manutenzione di 58 edifici scolastici superiori, 24 palestre quasi 1400 aule e oltre 500 laboratori.
1 mln e 200 mila euro all’anno agli istituti per gestire in autonomia le piccole manutenzioni
In occasione dell’incontro con i dirigenti scolastici delle scuole superiori, che si è svolto venerdì 5 aprile, la Provincia ha confermato il finanziamento del fondo destinato alle scuole per far fronte alle piccole manutenzioni e alle spese di gestione.
Quest’anno gli istituti potranno contare su un budget pari a oltre un milione e 200 mila euro complessivi,
Gestendo autonomamente queste risorse, le scuole saranno nelle condizioni di fornire risposte immediate alle piccole necessità quotidiane, mentre la Provincia semplifica procedure e tempistica, concentrandosi sulle manutenzioni straordinarie.
A carico della Provincia rimangono le utenze – energia elettrica, acqua e riscaldamento – e tutti gli adempimenti e gli interventi per la messa a norma degli edifici sulla base della legislazione in materia di sicurezza.
Per quanto riguarda le spese di gestione (materiali di pulizia, spese varie d’ufficio, telefoniche e postali), la manutenzione ordinaria e gli arredi, il provvedimento fissa i criteri per il riparto delle risorse, sulla base, tra l’altro, del numero di studenti e personale docente e non docente, dei laboratori, delle classi serali, oltre all’ampiezza, il numero e la qualità degli edifici scolastici.
Previsto anche un fondo di riserva, da ridistribuire a tutte le scuole, alimentato da una quota dei proventi delle concessioni dei bar scolastici.
La convenzione prevede, inoltre, il regolamento per la concessione temporanea degli spazi per attività extrascolastiche come l’aula magna, le aule speciali e didattiche, mentre l’utilizzo delle palestre fuori dall’orario scolastico resta di competenza esclusiva della Provincia.
Ok al nuovo liceo sportivo di Pievepelago
Il liceo sportivo di Pievepelago approvato di recente dal ministero dell’Istruzione sarà ospitato nella sede distaccata dell’istituto Cavazzi di Pavullo.
Si è concluso positivamente il percorso per l’avvio del nuovi indirizzo, avviato nel 2017 dalla Provincia con il via libera del Consiglio provinciale, nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa, alla sezione sperimentale a indirizzo sportivo, incentrata sugli sport invernali, che sostituirà l’indirizzo scientifico tradizionale.
L’obiettivo è quello di rispondere, in particolare, alle esigenze degli studenti che seguono programmi agonistici di alto livello.
La proposta era stata effettuata in deroga alla legge che autorizza un solo liceo sportivo per provincia (nel modenese è già attivo l’indirizzo sportivo al liceo Tassoni di Modena) e per questa ragione è stato necessario il via libera, non solo dalla Regione, ma anche dal ministero.