Fino a 26 colpi in un giorno. D.C.P., 34enne rumeno residente a Reggio Emilia, faceva parte di una banda composta da tre rumeni che ha imperversato e seminato il panico tra banche e uffici postali di mezza Lombardia: danneggiava le postazioni ATM, inseriva carte di credito e bancomat clonati, rubava soldi estratti dagli erogatori di banconote e monete. Migliaia di euro di bottino ogni giorno, per mesi, con una rapida serie di colpi. Dalle analisi condotte dai carabinieri, ad esempio, in meno di un giorno, nell’aprile del 2013, i tre sono riusciti a compiere ben 26 infrazioni di bancomat di altrettante banche ed uffici postali lombardi, accumulando circa 5.000 euro.
Le indagini sono quindi andate a ritroso arrivando a trovare manomissioni di bancomat risalenti anche a 2 mesi prima. In totale i tre rumeni, stando alle indagini, sono riusciti a rubare circa 50.000 euro. Per questi fatti (risalenti al 2013), il 34enne residente a Reggio Emilia è stato condannato nel settembre del 2015 a 4 anni e 8 mesi di reclusione dal Tribunale di Monza. Sentenza di condanna che è andata ad aggiungersi a quella di mesi 9 comminatagli nel 2007 dal tribunale di Reggio Emilia per un furto a Cavriago. Le due sentenze divenute esecutive hanno visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura brianzola emettere il provvedimento di pene concorrenti dovendo il 34enne scontare complessivamente (sottratto il perdo pre-sofferto) 5 anni e 2 mesi e 11 giorni di reclusione.
Il provvedimento è quindi giunto ai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce, nel cui territorio lo specialista dei bancomat risiede, che dopo averlo rintracciato lo dichiaravano in arresto in esecuzione dell’ordine di carcerazione. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena.