Unimore si caratterizza sempre più come polo nazionale di eccellenza per la formazione e la ricerca scientifico-tecnologica. Dopo l’istituzione dell’Automotive Academy e della Cyber Academy, l’Università di Modena e Reggio Emilia fa un altro decisivo passo avanti con la nascita della Scuola di Ingegneria Unimore, una struttura accademica con l’obiettivo di rispondere in maniera ancora più adeguata alla richiesta crescente, da parte delle realtà economiche del territorio di riferimento dell’Ateneo, di professionisti altamente qualificati in ambito scientifico-tecnologico.
La nuova Scuola permetterà di coordinare e razionalizzare al meglio le attività didattiche dei Dipartimenti DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, DISMI – Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria e FIM – Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche.
La decisione, dopo un approfondito confronto, è stata approvata all’unanimità dagli organi accademici (Consiglio di Amministrazione e Senato) nella giornata di venerdì 27 luglio. [Le Scuole di Ateneo sono le strutture di raccordo previste all’art. 33 dello Statuto di Ateneo “ Art. 33 “… sono strutture di raccordo tra più Dipartimenti, raggruppati in relazione a criteri di affinità disciplinare, nell’ambito della didattica e dei servizi. Esse possono essere istituite, su proposta dei Dipartimenti interessati, con delibera del Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico. Le Scuole di Ateneo non hanno una specifica connotazione territoriale. L’istituzione, l’attivazione e la partecipazione ad una Scuola impegnano i Dipartimenti coinvolti a fornire le risorse necessarie per la realizzazione dell’offerta formativa prevista nel progetto della Scuola, secondo le modalità proposte annualmente dalla Scuola e approvate dai Dipartimenti interessati…”].
La Scuola si occuperà delle proposte di attivazione o soppressione di corsi di studio e della gestione dei servizi comuni, nel rispetto dell’autonomia e delle prerogative dei singoli Dipartimenti. Nello specifico favorirà lo sviluppo dell’Ingegneria e delle Scienze di base fornendo percorsi formativi completi sotto ogni punto di vista in entrambe le aree. Unimore è uno dei primi Atenei in Italia a dar vita alla Scuola di Ingegneria.
Nella fase iniziale la nuova struttura Unimore coinvolge 201 docenti (96 del DIEF, 46 del DISMI, 59 del FIM); 6.605 iscritti tra corsi di studio e corsi post laurea (4.263 DIEF, 1.533 DISMI, 809 FIM) per un’offerta formativa che comprende 27 corsi di laurea triennali e/o magistrali (16 del DIEF, 5 del DISMI, 6 del FIM), cui si aggiungono 12 corsi post laurea (master, corsi di perfezionamento e scuole di dottorato).
Gli organi costituenti della Scuola di Ingegneria Unimore sono tre: il Presidente, il Consiglio e la Commissione paritetica docenti – studenti. Il Presidente rappresenta la Scuola in tutti gli aspetti in cui essa è coinvolta, vigila sull’osservanza delle leggi, dello Statuto e dei regolamenti, convoca e presiede il Consiglio e verifica, in collaborazione con i Direttori dei Dipartimenti e dei Presidenti dei Corsi di studio, il buon andamento della attività didattiche. Nella fase iniziale e per tutto l’anno accademico 2018/2019 le funzioni di Presidente della Scuola saranno svolte dal Magnifico Rettore prof. Angelo O. Andrisano.
“La Scuola rappresenta una struttura di coordinamento di tutti i dipartimenti che hanno competenze di tipo ingegneristico – ha dichiarato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – Sarà una struttura di riferimento per tutta l’organizzazione dell’offerta formativa e soprattutto per quelle iniziative a carattere interdipartimentale che richiedono risorse e competenze trasversali. Ma l’operato della Scuola andrà oltre il semplice coordinamento, proponendo sempre la migliore offerta formativa possibile rispetto alle risorse disponibili presenti in Ateneo e in linea con le moderne esigenze di un settore, quello dell’ingegneria, che è molto soggetto a innovazione veloce e rilevante”.
Il Consiglio coordina e razionalizza le attività didattiche e formative erogate dai Dipartimenti. Nel dettaglio approva, per ciascun anno accademico, la programmazione generale delle attività didattiche e le modalità di coordinamento logistico delle stesse; approva il calendario delle lezioni, le indicazioni relative all’iscrizione, le modalità di accesso ai corsi di studio, esprime parere obbligatorio non vincolante sui piani di sviluppo dei Dipartimenti, relativamente alle funzioni connesse alla didattica e sulle richieste dei Dipartimenti di posti di professori e ricercatori universitari. Infine il Consiglio organizza attività culturali e formative rivolte agli studenti, collabora alle attività di alta formazione promosse e attivate dai Dipartimenti e progetta e organizza le attività di orientamento, tutorato e placement.
Fanno parte del Consiglio della Scuola di Ingegneria: i tre Direttori dei Dipartimenti afferenti alla Scuola, due rappresentanti dei Presidenti dei corsi di Laurea e Laurea magistrale del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, un rappresentate dei Presidenti dei corsi di Laurea e Laurea magistrale per il DISMI ed uno per il FIM; un rappresentante per Dipartimento degli studenti iscritti a corsi di studio afferenti ai Dipartimenti coordinati dalla Scuola. I mandati dei suddetti componenti del Consiglio hanno durata triennale, ad eccezione dei rappresentanti degli studenti il cui mandato ha durata biennale, rinnovabile consecutivamente una sola volta. I rappresentanti dei Presidenti dei corsi di Laurea verranno eletti con voto capitario da tutti i Presidenti/coordinatori dei corsi di Laurea e Laura magistrale afferenti al rispettivo Dipartimento mentre per i rappresentanti degli studenti l’elettorato attivo e passivo è costituito dagli studenti componenti dei Consigli dei tre Dipartimenti afferenti alla Scuola.
“La Scuola di Ingegneria è un risultato molto importante – ha commentato il prof. Alessandro Capra, Direttore del DIEF – frutto del desiderio di dialogo e crescita dei dipartimenti di Ingegneria e di Matematica, Fisica e Informatica di Unimore. La Scuola è un organo che consentirà di coordinare le attività didattiche dei corsi di ingegneria e costituisce un riferimento per l’Ateneo e per il territorio. Non dimentichiamo come abbia un pò disorientato le realtà imprenditoriali, politiche e sociali la scomparsa della Facoltà di Ingegneria, cui la nascita della Scuola di Ingegneria pone rimedio anche come nome identificativo”.
“Il DISMI esprime soddisfazione per la costituzione della Scuola di Ingegneria – ha aggiunto il prof. Eugenio Dragoni, Direttore del Dipartimento -, nella quale sono riunite organicamente le scienze propedeutiche e le discipline caratterizzanti dell’Ingegneria. La Scuola permetterà di razionalizzare l’offerta formativa, di utilizzare efficientemente le risorse disponibili e di migliorare la progettualità didattica. Finora il coordinamento didattico tra i tre Dipartimenti è stato svolto episodicamente e su base spontanea. La presenza della Scuola fornisce lo strumento ideale affinché ciascun Dipartimento possa esprimere al meglio le proprie potenzialità, acquisendo al contempo una visuale globale sugli interessi didattici dell’Ateneo nella formazione degli ingegneri”.
“La partecipazione del FIM alla Scuola d’Ingegneria – ha concluso il prof. Andrea Sacchetti, Direttore del FIM – è un importante riconoscimento del ruolo delle scienze di base nella formazione degli ingegneri e contribuirà a migliorare e rendere più fruibile l’offerta formativa per corsi con elevato numero di iscritti, garantire un livello di contenuti adeguato agli standard nazionali e internazionali e offrire, allo stesso tempo, contenuti specifici secondo il profilo dei vari Corsi di Studio di Ingegneria. È importante sottolineare che la partecipazione del FIM alla Scuola d’Ingegneria ha anche l’obiettivo di arricchire la rilevanza e la specificità dei Corsi di Studio di Fisica, Informatica e Matematica del FIM, mirando a fornire percorsi formativi completi. I laureati in Fisica, Informatica e Matematica sono una ricchezza per il territorio e la sua economia, essi sono infatti la garanzia per l’Ateneo di mantenere un ruolo nella formazione dei futuri scienziati e dei futuri docenti. Con l’ingresso nella Scuola si aprono per questi studenti ulteriori prospettive d’inserimento in posizioni apicali in tutti i distretti del territorio, dall’automotive al ceramico, dal biomedicale all’ICT”.
Il terzo organo della Scuola è la Commissione Paritetica docenti-studenti, competente a svolgere attività di monitoraggio dell’offerta formativa e della qualità della didattica, nonché dell’attività di servizio agli studenti da parte dei professori e dei ricercatori. La Commissione redige una relazione annuale che contiene proposte per il miglioramento della qualità e dell’efficacia delle strutture didattiche, formulando pareri sull’attivazione e la soppressione di Corsi di studio ed è composta da un numero pari di docenti e studenti, secondo le modalità stabilite dal Consiglio della Scuola. La componente studentesca sarà, se possibile, rappresentativa dei diversi Corsi di studio afferenti alla Scuola.