Tra gli eventi collaterali di Tecnargilla 2006 – il salone internazionale delle tecnologie e delle forniture dell’industria ceramica e del laterizio in corso a Rimini – spiccano per qualità e internazionalità i convegni che affrontano molti degli aspetti più significativi per le aziende fornitrici di macchine e prodotti per l’industria ceramica.

Le prime tre giornate di fiera, oltre al grande interesse suscitato dalle proposte tecnologiche delle aziende espositrici, sono state infatti caratterizzate da numerosi incontri di stampo tecnico ed economico che hanno incontrato l’interesse degli addetti ai lavori.

C’era molta attesa per il convegno svoltosi venerdì e intitolato “La sicurezza macchine nel comparto ceramico: risultati raggiunti e nuovo quadro legislativo per costruttori e utilizzatori”, nel quale sono state presentate le modifiche contenute nella nuova legislazione europea di riferimento in materia di sicurezza e di tutela della salute per gli addetti del settore. Un argomento che, evidentemente, interessa da vicino sia chi progetta e assembla sia chi utilizza le macchine per la ceramica. Tra gli obiettivi delle modifiche legislative, la semplificazione delle procedure di valutazione della conformità, il rafforzamento dei meccanismi di sorveglianza del mercato e di cooperazione tra Stati Membri e il potenziamento dei meccanismi di controllo sull’operato degli organismi notificati. Adottata nel maggio di quest’anno ed entrata in vigore il 29 giugno 2006, la nuova Direttiva Macchine dovrà essere applicata dal 29 dicembre 2009, mentre l’adozione e la pubblicazione delle disposizioni di attuazione nazionali hanno come limite il 29 giugno 2008.

Sempre venerdì si è tenuto l’incontro organizzato da Andil (l’associazione dei produttori italiani di laterizi) sul tema “Innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto nell’industria dei laterizi”. Dapprima i rappresentanti di alcuni tra gli impiantisti leader del comparto (Capaccioli, Ceric, Sacmi Heavy Clay) hanno fornito una panoramica sulle tecnologie più innovative relative a robotica, organizzazione informatizzata e fase di cottura applicabili nella produzione di tegole e mattoni.
E’ stata poi la volta di due relazioni accademiche sul contenimento dei consumi energetici ottenibile con l’uso di blocchi in laterizio che sono state tenute da Zanarini e Martinini del Consorzio Alveolater di Bologna e dal professor Principi del Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche.
Molto interessante la relazione finale dell’architetto Claudio Varini (Dipartimento TAED, Università degli Studi di Firenze) sul tema “Involucri laterizi attivi come risposta alla sfida energetico-ambientale”. E’ stato descritto un progetto denominato Ecotiles che prevede soluzioni che coniugano il fotovoltaico alla terracotta. Si tratta di una pellicola di nanoparticelle che permette l’applicazione di un sottilissimo film fotosensibile a base di biossido di titanio su un materiale poroso quale il laterizio, al fine di aumentare l’assorbimento di energia solare con la minima dispersione. La pellicola è in grado di autodetergersi catturando e distribuendo le particelle d’acqua atmosferiche al suo interno.