Si avvia alla fase di completamento il Campus universitario del San Lazzaro, oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana ed edilizia che nell’ultimo decennio ha progressivamente trasformato e rigenerato l’area ospedaliera di via Amendola aggiungendovi alle strutture sanitarie importanti servizi per l’Università di Modena e Reggio Emilia, che hanno trovato sede in una serie di edifici un tempo destinati alle cure psichiatriche.
Continua infatti, in questo caso nell’ambito delle scelte strategiche dell’Area nord di Reggio Emilia, l’investimento del Comune di Reggio Emilia per sostenere l’Università e la ricerca in città, favorendo la residenzialità degli studenti fuori sede e l’ampliamento delle dotazioni – aule, laboratori, spazi congressi, aree verdi e viabilità – dell’intero comparto.
Dopo il recupero del padiglione Lombroso dove ha trovato spazio il museo della Psichiatria e la riorganizzazione delle aree verdi e dei percorsi interni ed esterni, si aggiunge ora un importante tassello a completamento dell’intero piano di recupero con la realizzazione del secondo stralcio di ristrutturazione del padiglione Vittorio Marchi.
Dopo un primo intervento che nel 2014 ha permesso la realizzazione di 10 alloggi oggi gestiti da Ergo dove già risiedono 45 studenti, è stata ora ultimata la progettazione definitiva del secondo stralcio delle opere che porteranno all’insediamento nell’edificio di ulteriori 75 alloggi e di una serie di servizi (tra cui un auditorium, un’area ristoro e una palestra).
Per il progetto, del valore di 12 milioni di euro, è stata avviata tramite Ergo (l’Azienda regionale per il diritto agli studi dell’Emilia-Romagna la richiesta di cofinanziamento al ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) per circa 5,8 milioni di euro, essendo la restante quota prevista a carico di Regione Emilia Romagna, Università Unimore e del Comune di Reggio Emilia, tramite la sua partecipata Campus Reggio.
“Con il completamento del padiglione Marchi si compie un altro passo importante nella vita recente di questa città, una città che ha visto negli ultimi dieci anni una crescita continua e costante dell’Ateneo, con il raddoppio degli studenti e importanti riconoscimenti di livello qualitativo che oggi lo collocano al quarto posto nella classifica nazionale delle Università – ha detto oggi alla stampa il sindaco di Reggio Luca Vecchi illustrando il progetto – Il completamento dell’area del San Lazzaro, che attraverso opere di riqualificazione e riorganizzazione funzionale, diventa un vero e proprio campus, è anche un’operazione di integrazione con la città di questo grande spazio. Il muro del San Lazzaro è stato a lungo uno spartiacque tra la struttura e la città. Mentre oggi, grazie all’insediamento di nuove funzioni a servizio di tutti, come un auditorium e la palestra a cielo aperto attrezzata, diventa un parco urbano attrezzato a disposizione non solo degli studenti ma dell’intero quartiere, così come i collegamenti ciclopedonali con i parchi del Rodano e del Crostolo e con il parco urbano che sorgerà nell’area non operativa del campovolo, lo rendono sempre più parte della vita cittadina”.
“Il recupero dell’area e del padiglione – ha aggiunto Raffaella Curioni, assessora comunale a Educazione e conoscenza – non riguarda solo l’ambito residenziale e la creazione di posti letto, ma avviene nell’ambito della creazione di nuove funzioni a servizio di tutti, studenti, lavoratori dell’area e cittadini, attraverso l’introduzione di un grande auditorium, di servizi di ristorazione, per il tempo libero e lo sport, frutto di una progettualità e di un investimento corali da parte del territorio”.
All’incontro sono intervenuti anche David Zilioli, coordinatore del progetto che ha illustrato il dettaglio delle opere, Cristina Marchesi, direttore sanitario dell’Ausl, Riccardo Ferretti, pro-rettore Unimore sede di Reggio Emilia, Patrizia Mondin, direttore di Er-Go, Elena Guiducci, amministratore unico di Campus Reggio srl.
IL PADIGLIONE MARCHI – Costruito nel 1970 per uso ospedaliero e poi dismesso nel 1997, il padiglione Vittorio Marchi, un grande edificio di oltre 7.800 metri quadrati, è stato parzialmente recuperato nel 2014 con la realizzazione di uno studentato di composto da 10 alloggi universitari di circa 125 metri quadrati ciascuno collocati nei primi due livelli dell’ala ovest dello stabile. Il primo stralcio dei lavori, che ha comportato un investimento di oltre 4 milioni di euro (di cui 800mila euro messi a disposizione dal Comune di Reggio), ha visto la realizzazione anche di spazi a servizio dei 45 studenti già residenti: una lavanderia, una sala studio, un deposito biciclette interrato, una corte esterna di accesso.
Col secondo stralcio e con un investimento di 12 milioni di euro, verranno realizzati altri 75 posti letto distribuiti in 10 minialloggi da due o da una persona (17 posti), tre alloggi a nuclei integrati (15 posti), e 43 posti in camere doppie o singole. Quattro residenze saranno attrezzate per ospitare utenti con disabilità fisiche o sensoriali.
Agli alloggi verranno affiancati anche locali destinati in parte agli studenti ospitati nella struttura residenziale e in parte agli utenti generici del Campus universitario: un auditorium da 214 posti per convegni e lezioni, uno spazio ristoro, una palestra a servizio sia degli utenti del campus sia dei residenti del quartiere; una sala studio per gli studenti del campus. Previsto anche uno spazio reception presidiato da un portiere con emeroteca annessa e area relax.
Nell’area esterna sono inoltre previsti spazi di parcheggio auto e moto e aree verdi attrezzate da destinare alla socialità.
LA PALESTRA SOTTO IL CIELO – L’area verde del campus è stata dotata di strutture sportive a servizio di tuta la città, una vera e propria “palestra sotto il cielo” che offre un percorso di 1,5 chilometri e tre aree per l’allenamento individuale con attrezzature sportive miste: quelle per rafforzare la muscolatura, quelle per la ginnastica dolce e quelle idonee a persone con disabilità.
Obiettivo del progetto – realizzato da Ausl, Comune di Reggio Emilia e Unimore e il coinvolgimento di associazioni e realtà del territorio quali Criba, Uisp Csi, Coni, Città Senza Barriere, Istituto Secchi, liceo artistico Chierici, cooperativa L’ovile, centro sociale Venezia, Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, Luoghi di prevenzione – è promuovere l’attività fisica e la socializzazione, in forma gratuita e accessibile a tutti: bambini, giovani, adulti, anziani, persone con disabilità di tipo motorio e non vedenti. Per agevolare l’utilizzo delle attrezzature, che saranno a breve disponibili, e promuovere l’attività fisica, due volte a settimana si terranno attività sportive di gruppo, gratuite e aperte a tutti.
LE OPERE DI URBANIZZAZIONE – A partire dal 2012 il Comune di Reggio ha avviato una serie di interventi infrastrutturali sull’intera area dell’ex San Lazzaro che hanno interessato la viabilità interna ed esterna al complesso e i suoi accessi, i parcheggi, il verde, l’illuminazione e gli arredi. Obiettivo di questo intervento, realizzato per diversi stralci e recentemente concluso per un investimento di circa 3,4 milioni di euro (di cui 1,4 milioni del Comune, 2 milioni dell’Università e 90mila euro dell’Ausl) è quello di migliorare la qualità urbana del comparto creando il cosiddetto “effetto campus” attraverso la pedonalizzazione dell’area sull’esempio dei campus universitari americani e l’organizzazione di padiglioni tematici dedicati allo studio, alla ricerca e al lavoro all’interno di un grande parco.
A riguardo sono stati riqualificati i viali interni al campus e le aree pertinenziali di sei padiglioni universitari con il rifacimento della pavimentazione, dell’illuminazione e la messa a dimora di nuove alberature di ambientazione e la posa di nuovo arredo urbano. La pedonalizzazione dell’area è stata resa possibile attraverso la creazione di importanti dotazioni di parcheggi collocate lungo la linea ferroviaria retrostante per 360 posti auto con accesso da via Doberdò e l’ampliamento a 260 posti nel parcheggio scambiatore Funakoshi (con relativa messa in sicurezza del capolinea del minibù e inserimento di una nuova postazione di bike-sharing).
Lo storico ingresso all’area su via Amendola è stato inoltre riqualificato, messo in sicurezza e completamente pedonalizzato con relativa creazione di un nuovo marciapiede sul lato nord della via, la posa di nuova illuminazione e messa in sicurezza degli incroci, degli attraversamenti pedonali e delle fermate del bus. In particolare sul lato esterno all’ingresso è stato realizzato un attraversamento pedonale protetto che rende più sicuro l’attraversamento di pedoni e ciclisti e consente maggiore visibilità e riconoscibilità all’accesso all’area San Lazzaro. Mentre sul fronte interno è stato creato un nuovo viale ciclo-pedonale e sono state messe a dimora nuove alberature.
Sono stati installati dissuasori fissi e mobili per regolare l’accesso da parte dei veicoli autorizzati (utenza a mobilità ridotta, carico-scarico merci, mezzi di soccorso) alle aree interne al parco storico. La nuova segnaletica guida gli utenti attraverso i diversi percorsi interni per raggiungere i padiglioni.
Una nuova bretella realizzata in corrispondenza della rotonda tra via Amendola e via Curie ha reso possibile un accesso carrabile diretto e separato all’area di parcheggio dell’Ausl.