Una ‘stanza segreta’ adibita a serra per coltivare marijuana e ricavata dalla separazione della camera da letto con una parete di cartongesso, accessibile attraverso un armadio guardaroba con la parete posteriore movibile. E’ quanto i carabinieri della stazione di Casina hanno scoperto nell’abitazione di un pittore 45enne di Canossa, arrestato per detenzione a fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti.
All’interno della piccola serra artigianale, ricavata in una porzione del sottotetto, accessibile grazie a una porticina nascosta nell’armadio guardaroba, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 8 piantine di marjuana, circa 2 etti di marjuana, materiale per la pesatura, il confezionamento e la coltivazione nonché il necessario per la serra: lampade alogene, termostati, ventilatori e addirittura una vasca per l’irrigazione automatica. L’origine dei fatti domenica notte intorno alle ore 2,30 quando una pattuglia della stazione di Casina, durante l’espletamento di servizio perlustrativo, procedeva al controllo in via Val d’Enza Nord di Canossa di un’autovettura condotta dal menzionato 45enne che nel corso dei controlli operato dai carabinieri veniva trovato in possesso di un contenitore in plastica contenente della marijuana.
La condotta inizialmente reticente dell’interessato si trasformava in collaborativa tanto che il diretto interessato, recependo le intenzioni dei carabinieri di andare a casa, confermava l’ulteriore possesso nella sua abitazione di analoga sostanza. In effetti la perquisizione domiciliare dei carabinieri portava a localizzare, all’interno dell’armadio guardaroba (dietro la parete interna) una porticina che conduceva in un piccolo locale del sottotetto dove il 45enne aveva ricavato una mini serra e dove i carabinieri rinvenivano e sequestravano 8 piantine di marijuana, circa 2 etti di marijuana, materiale per la pesatura, il confezionamento e la coltivazione nonché il necessario per la serra: lampade alogene, termostati, ventilatori e addirittura una vasca per l’irrigazione automatica. Alla luce di quanto accertato l’uomo veniva tratto in arresto e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Questa mattina comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate.