Siamo giunti alla conclusione di una fase importante del percorso che ci porterà all’approvazione del Piano Strutturale Comunale. Entro settembre arriveremo infatti alla sottoscrizione delle determinazioni conclusive e successivamente all’Accordo di Pianificazione tra Comuni e Provincia. Ecco perché desidero intervenire, sottolineando gli aspetti che, come sindaco, ritengo indispensabili ad una piena comprensione della strada che abbiamo intrapreso.

L’obiettivo, dichiarato dal momento della presentazione del Documento Preliminare, è quello di promuovere uno sviluppo ambientalmente sostenibile, volto a qualificare la città più che ampliarla, creando o potenziando quei servizi di eccellenza che un polo economicamente così importante richiede. Il percorso dettato dalla nuova legge regionale valorizza in modo sostanziale la partecipazione come strumento per arrivare ad un’adozione condivisa dei nuovi strumenti: è questo forse l’elemento di maggiore novità rispetto al passato.E’ il Sindaco che convoca la Conferenza di Pianificazione alla quale partecipano oltre agli enti locali, le associazioni, i consorzi, le autorità, gli enti statali, le Soprintendenze, le aziende sanitarie. Il confronto si è allargato anche alle associazioni economiche di categoria e sindacali, ai tecnici e alle loro associazioni, ai gruppi di volontariato, in sedi diverse dalla Conferenza. Credo che questo elemento di novità rappresenti per noi un’opportunità straordinariamente preziosa per gettare le basi dello sviluppo futuro della città: sulla partecipazione investiremo molto, perché sono e siamo perfettamente coscienti del fatto che su di essa si giocherà il futuro della città. Partecipazione dei cittadini a questo processo di riqualificazione: quindi informazione, comunicazione, dialogo. Partecipazione delle forze politiche: il tema è di quelli sui quali si deve cercare la convergenza su obiettivi comuni. Partecipazione del mondo imprenditoriale e dei privati: è la legge regionale stessa che, valorizzando una risorsa ed una potenzialità presente in ogni comunità, prevede la possibilità di concludere accordi per assumere proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse per la comunità. Infine -conclude il sindaco- una considerazione su due temi importantissimi. Uno è l¹asta del Secchia: soltanto unendo le volontà di tutti i comuni e di tutti gli enti che hanno competenze sul fiume sarà possibile dare un futuro a questa area. L’altro rappresenta il maggiore nodo del distretto: la mobilità. Dobbiamo avere dati aggiornati per giungere ad un’organizzazione logistica e di distribuzione delle imprese che razionalizzi gli spostamenti; dobbiamo lavorare per un sistema che divida il traffico pesante da quello delle persone e che preveda una riorganizzazione della logistica delle merci; infine, dobbiamo impegnarci a livello sovracomunale per un sistema pubblico studiato per rispondere alle esigenze.