“Abbiamo dovuto attendere anche questa volta la fine dell’anno solare, ma almeno i risultati sia sulle proroghe degli ecobonus che sull’introduzione di nuove misure vantaggiose per cittadini e imprese, sono positivi”. A parlare è Roberto Ferrari, presidente Lapam Confartigianato Edilizia, e il commento riguarda gli interventi sul settore contenuti nella Legge di Bilancio.
Da una parte è arrivata la sospirata proroga a tutto il 2017 degli ecobonus, ovvero la detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica, una novità è invece la detrazione al 65% per il miglioramento energetico per le parti comuni dei condomini, il 70% in caso di interventi a livello dell’involucro esterno degli edifici. Questa nuova norma è in vigore fino a tutto il 2021. Proroga della detrazione Irpef al 50%, fino a fine 2017 e con un massimale di 96mila euro da detrarre in 10 anni, anche per il recupero del patrimonio edilizio, mentre sull’adeguamento sismico ci sono conferme e novità. La conferma, fino a fine 2021, è la detrazione del 50% per gli interventi sulle abitazioni e sui capannoni in zone sismiche ad alta pericolosità, la novità è che se questi interventi determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore la detrazione sale al 70%, se a due classi di rischio inferiore si arriva all’80%. In caso di interventi sui condomini la detrazione aumenta al 75% (una classe di rischio inferiore) e all’85% (scalando due classi di rischio). Per gli interventi di adeguamento sismico il massimale è sempre di 96mila euro, detraibili però in 5 anni. Questi interventi si accompagnano alla conferma del bonus mobili ed elettrodomestici, con il 50% di detrazione in dieci anni su un massimo di 10mila euro. La detrazione è possibile per chi arreda un’abitazione oggetto di ristrutturazione non precedenti al primo gennaio 2016 e per le spese sostenute nel 2017.
“Queste misure sono sicuramente positive – sottolinea Ferrari – soprattutto quelle che hanno un orizzonte di medio periodo, ovvero cinque anni fino al 2021. Il comparto costruzioni è in difficoltà da diversi anni e un impulso forte al suo rilancio sarebbe decisivo per tutto il sistema economico. La Legge di Stabilità sembra aver finalmente riconosciuto questo principio, l’auspicio è che da queste misure derivi ossigeno per le imprese corrette che hanno necessità di tornare a crescere e a investire. Non dimentichiamo, infatti – fa notare Ferrari –, che gli indicatori del settore restano critici. In Emilia Romagna gli occupati nel comparto sono calati del 6,8% nel terzo trimestre 2016 rispetto a un anno fa, complessivamente in Italia negli ultimi 7 anni il calo è del 24,8%. A livello di produzione nelle costruzioni siamo all’ultimo posto nei principali paesi Ue (Germania, Inghilterra, Francia e Spagna) dal 2010 a questa parte e anche nel 2016 c’è un lieve calo dello 0,2%. Infine, e anche questo è un dato assai preoccupante, nel periodo settembre 2015-settembre 2016 le imprese artigiane nelle costruzioni sono calate del 2,4% in Emilia Romagna, in linea con il calo nazionale del 2,3%. Ecco perché è così necessario che la Legge di Stabilità promuova azioni a favore di questo comparto così strategico per l’economia del Paese e del nostro territorio”.