Dalla Regione oltre 68 milioni di euro per la sanità dell’Emilia-Romagna. Li ha assegnati la Giunta con tre delibere che riguardano realtà diverse all’interno del Servizio sanitario regionale. Nello specifico, 5 milioni di euro sono stati destinati per il 2016 alla rete regionale degli Irccs, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico; oltre 30 milioni ad Aziende sanitarie ed enti per funzioni specifiche sovra-aziendali e progetti a valenza regionale. Infine, più di 33 milioni di euro sono stati ripartiti e assegnati a favore delle Aziende sanitarie come finanziamento, sempre per l’anno in corso, per la gestione del servizio “Emergenza 118”.
“Destiniamo risorse per una sanità regionale sempre più efficiente e vicina ai bisogni delle persone- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Vogliamo quindi aumentare, a livello regionale e all’interno delle Aziende, la capacità di gestire la funzione della ricerca, inscindibile dai tradizionali compiti di assistenza: mi riferisco, in particolare, alle risorse per gli Irccs”. Al tempo stesso, “assegniamo fondi per funzioni e progetti delle Aziende che assumono un rilievo sovra-aziendale, o che presentano specificità non riflesse dai criteri ordinari di finanziamento”.
5 milioni per la rete regionale degli Irccs.
La Giunta ha ripartito i 5 milioni programmati per il 2016 per la “Ricerca Irccs” assegnando 1 milione e 250mila euro a ciascuno degli enti che fanno parte della rete regionale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e quindi all’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) di Bologna, all’Istituto delle Scienze neurologiche (Azienda Usl di Bologna), all’Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia (Azienda ospedaliera di Reggio Emilia) e all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori di Meldola (Fc) (Ausl della Romagna).
Oltre 30 milioni a favore di Aziende ed enti del Servizio sanitario regionale per funzioni e progetti sanitari
Dalle attività di Trauma Center alla rete di assistenza ai pazienti affetti da malattie rare in età evolutiva, dallo screening neonatale al trattamento della sindrome di Marfan. Dall’attuazione del protocollo di assistenza per i pazienti che presentano intolleranza alle sostanze chimiche al Centro regionale di nefrologia pediatrica, all’organizzazione e conduzione di soggiorni per minori affetti da emofilia e talassemia. 30 milioni e 247mila euro vengono assegnati alle Aziende sanitarie regionali e all’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) per “specifiche funzioni sovra-aziendali e progetti a valenza regionale”, nell’ambito dell’assistenza ospedaliera, territoriale e sanitaria collettiva in ambiente di vita e lavoro.
Alcuni esempi: alle tre Aziende sedi di trauma center, vanno rispettivamente 3 milioni e 300mila euro all’Ausl di Bologna, 2 milioni e 100mila euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e 3 milioni e 850mila euro (Ausl della Romagna, finanziamento comprensivo anche dell’attività del Centro grandi ustionati). Per la casistica ortopedica ad elevata complessità, 6 milioni e 650mila euro sono assegnati all’Irccs IOR (Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna), a copertura dei costi maggiori che derivano dalle specificità per la “mono” specializzazione della struttura, dalla complessità dei casi trattati e dalla concentrazione di patologie per le quali è riconosciuto il suo ruolo di Hub.
Per l’attività di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica, 2 milioni e 750mila euro vanno all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, unico centro cardiochirurgico di riferimento regionale in ambito neonatale e pediatrico. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, sono assegnati 1 milione e 500mila euro come contributo regionale al territorio provinciale ferrarese per la forte presenza di persone affette da talassemia.
“Emergenza 118”: più di 33 milioni.
La Giunta ha deliberato dal Fondo sanitario regionale 2016 il riparto a favore delle Aziende per il finanziamento del servizio emergenza 118, con quote destinate alla rete radio, alla rete telefonica, all’integrazione delle tecnologie, ai programmi regionali, agli appalti elisoccorso, alla Centrale operativa 118. La quota della rete telefonica (oltre 4 milioni 400mila euro) viene attribuita all’Ausl di Bologna in quanto Azienda che gestisce il servizio per tutta la rete regionale. La quota “Centrale operativa 118” comprende l’assegnazione alle Aziende sanitarie sedi delle 3 Centrali operative di Area Omogenea 118: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (2 milioni e 346mila euro), Ausl di Bologna (3 milioni e 800mila euro), Ausl della Romagna (circa 2 milioni di euro). /CV