Con un blitz scattato mercoledì 28 settembre, che ha portato all’arresto di due persone e al sequestro di 80 grammi di cocaina e di circa 3.000 euro, la Polizia municipale di Reggio Emilia, nucleo Antidroga, ha messo fine a un traffico di stupefacenti, che alimentava la città.
Droga e denaro erano depositati in una cassetta di sicurezza, nascosta dietro a un quadro, in un appartamento di via Unione Sovietica: il luogo era la base dello smercio, la cassetta di sicurezza era stata prestata dal proprietario dell’alloggio in cambio di qualche dose. In arresto sono finiti A.B. quarantenne italiano proprietario dell’appartamento e E. K. ventunenne cittadino albanese. L’intervento è scattato al termine di indagini coordinate dal sostituto procuratore Valentina Salvi.
Grazie a segnalazioni di residenti e ad alcuni appostamenti specifici, gli agenti del nucleo Antidroga della Municipale hanno potuto individuare con certezza la base logistica dello spaccio – un luogo ‘normale’, in un quartiere residenziale a sud-ovest della città – utilizzata da un gruppo di albanesi per depositare sia la cocaina, sia i proventi illeciti. Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che l’abitazione, al piano terra, risultava essere proprietà di un quarantenne con problemi di tossicodipendenza.
Alle 9 di ieri, gli agenti si sono presentati alla porta dell’appartamento per perquisirlo. All’interno le prove del traffico illecito erano evidenti: su una scrivania del soggiorno, un coltellino, sostanze utilizzate per il taglio della polvere bianca, due bilancini di precisione e una scheda di appunti con le formule per il confezionamento delle dosi di cocaina.
Poco dopo, mentre gli agenti erano nell’abitazione, un ragazzo si introduceva da un cancello secondario nel giardino privato annesso all’abitazione e si dirigeva verso la cassetta blindata.
Inutile il tentativo di fuga del ragazzo, poi identificato come E.K., ventunenne incensurato, albanese, residente in città. Nelle tasche di E.K., gli operatori della Municipale hanno rinvenuto 1.000 euro, due cellulari, 10 involucri sigillati di cocaina e la chiave della cassaforte.
Senza alibi, a quel punto il quarantenne reggiano ha confessato di aver lasciato la cassetta di sicurezza di casa a disposizione della banda, in cambio di alcune dosi di polvere bianca.
Una volta aperta la cassetta, gli agenti hanno rinvenuto oltre 40 grammi di cocaina pronta per la vendita, 1.900 euro in banconote di vario taglio e un grammo di marijuana. Complessivamente, sono finiti sotto sequestro circa 80 grammi di sostanze stupefacenti che, si stima, sulla piazza avrebbero fruttato oltre 2.500 euro.
In attesa del processo, che si svolgerà nella mattinata di domani, per i due sono state disposte misure cautelari: gli arresti domiciliari per il quarantenne, mentre E.K. dovrà attendere il giudizio in cella.
Il ‘giro’ era intenso. Nel solo tempo necessario agli agenti per espletare le operazioni di identificazione e di arresto, il telefono del ventunenne ha squillato senza sosta: erano acquirenti di ogni età ed estrazione sociale in cerca di una dose di polvere bianca, che cercavano di contrattare quantità, prezzo e luogo di consegna senza sapere che in realtà stavano parlando con gli agenti della Polizia municipale.