Un uomo e una donna cinesi di 39 e 36 anni, residenti a Cavezzo e Mirandola, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo di Carpi per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di alcune connazionali.
I due avevano allestito una vera e propria ‘casa
di appuntamenti’ in un appartamento nel centro di Mirandola, e pubblicizzavano l’attività anche con bigliettini promozionali su un giornale destinato alla consistente comunità cinese che vive in città,
con la promessa di non meglio precisati massaggi orientali.
La ‘casa’ era stata allestita dai due arrestati, tra marzo 2005 e il febbraio scorso, con la complicità di un’altra coppia cinese residente a Mirandola, di 36 e 34 anni, che è stata denunciata.
I clienti dovevano passare per un’accurata selezione, elaborata su più livelli progressivi. Il primo livello era rappresentato dal reperimento del
numero telefonico, poichè i bigliettini venivano distribuiti solo a una selezionata cerchia di clienti per i propri amici. Il secondo livello era
una selezione telefonica che eliminava tutti i cittadini italiani, con lo scopo di evitare infiltrazioni da parte delle forze dell’ordine. Un livello ancora superiore era la selezione fatta dal ‘capo’ prima dell’ingresso nella palazzina, in modo da accertare l’effettiva etnia del cliente ‘de visu’. Il quarto e ultimo livello era costituito da una ‘parola d’ordine’ che doveva conoscere il cliente al quale veniva chiesto se ‘voleva farsi i capelli’. Ai clienti veniva anche sempre data la possibilità di scelta tra almeno due ragazze, che ruotavano continuamente.
Al momento del blitz i carabinieri hanno trovato nell’appartamento una
cinese di 30 anni assieme a un cliente. La donna è risultata clandestina e già colpita da un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Bari nel novembre scorso; è stata quindi trattenuta nelle camere di sicurezza della compagnia di carpi in attesa del giudizio direttissimo.