‘Con lui non ho mai avuto rapporti al di là di quelli di lavoro, non siamo mai usciti assieme. E non conosco i suoi amici’. Parla così dell’uomo che è stato indagato con l’accusa di concorso nel sequestro di Tommy, Paolo Onofri, papà del bimbo di 18 mesi rapito il 2 marzo alle porte di Parma.
Sul manovale che partecipò ai lavori di ristrutturazione, Onofri non aveva particolari sospetti: ‘C’erano rapporti cordiali – ha detto Onofri – ma niente di più’.