Giorgio_VecchiSi conferma un Natale all’insegna della ripresa, che vede al primo posto la vendita di prodotti alimentari, e premia la qualità, la tipicità ed il Made in Italy. Questo quanto emerge, in sintesi, dall’aggiornamento dell’indagine sulle vendite del periodo natalizio realizzata da Confcommercio Modena, su un panel di imprese commerciali del territorio, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli, ecc.), per monitorare l’andamento delle vendite di questo Natale 2015 e gli orientamenti di spesa delle famiglie.

In base all’indagine il 61% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili o in aumento (38%). La percentuale degli operatori che evidenzia un aumento delle vendite rispetto a due anni fa è quasi quadruplicata (8% del 2013) ed è allo stesso tempo diminuito in questi tre anni il numero di coloro che registrano una diminuzione delle vendite.

Segnali positivi si colgono in tutti i comparti, in misura differente e non uniforme sul territorio: sostanziale stabilità delle vendite nel settore abbigliamento (per il 60% degli operatori), e una tendenza all’aumento per il comparto dei beni per la persona (pelletteria, accessori, gioielli, ecc.) e per gli “altri beni” (piccola elettronica, oggettistica, libri, giocattoli). I segnali più confortanti arrivano dagli alimentari: in questo comparto infatti sale al 46% la percentuale degli operatori che hanno riscontrato, per questo Natale, un aumento delle vendite, a fianco del 51% che registra stabilità.

“Questi dati confermano che il Natale sta spingendo la ripresa dei consumi – dichiara Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Confcommercio – con una ritrovata propensione agli acquisti. E’ bello vedere come le vie dello shopping delle nostre città tornano ad animarsi, così come è piacevole constatare che i negozi tradizionali sono ancora ai primi posti dei consumatori per le compere del periodo natalizio”.

Sul fronte dei comportamenti di acquisto l’indagine evidenzia come, pur a fronte di un’attenzione ormai consolidata al prezzo da parte della clientela, sempre più attenta ed informata (54% degli operatori) e della tendenza ad acquistare regali utili (lo afferma il 23% del panel), significativo il fatto che l’9% degli operatori ha rilevato come quest’anno i clienti abbiano ricominciato a comprare le ultime novità e i nuovi prodotti – per cui sono disposti a spendere anche qualcosa di più – concentrando comunque gli acquisti prevalentemente sui doni Natalizi e rimandando a periodi successivi le spese personali.

Per quanto riguarda i prodotti più venduti, ai primi posti per questo Natale ci sono certamente i prodotti alimentari, in particolare parmigiano e panettone, che soddisfano la ricerca della qualità e dell’utilità ad un costo contenuto ed accessibile; tra i prodotti di tendenza emerge la maglieria, insieme ai cappelli per quanto riguarda gli accessori. Molto ricercati i gadget e i giocattoli legati agli ultimi film o cartoni animati in uscita, come ad esempio la saga di Star Wars, i libri e le agende.

In aumento, rispetto all’anno scorso e in generale nel triennio, la spesa media per cliente:  si attesta a 102 euro circa per l’abbigliamento (+31% rispetto al 2014); ad 82 euro circa per gli altri beni persona (+15% rispetto al 2014); a 35 euro circa per gli altri beni e a 22 euro circa per gli alimentari (in crescita del 30% rispetto ai valori di spesa dello scorso anno).

L’indagine ha inoltre monitorato la propensione degli operatori ad integrare la vendita in negozio con forme di vendita on-line. Dal 2013 ad oggi è raddoppiato (10% degli operatori intervistati) il numero di operatori che ha scelto di fare vendite on-line direttamente all’interno del proprio sito, ed è nello stesso periodo triplicata la percentuale di coloro che intendono attivarsi a breve rispetto al canale dell’e-commerce, a testimoniare una sensibilità crescente del comparto per le opportunità che possono derivare da questa nuova formula di vendita.