pier-luigi-d-agataSi può aprire una nuova era. Con l’accordo firmato il 14 luglio a Vienna per porre fine alla questione del nucleare e normalizzare le relazioni con il mondo occidentale, l’Iran, dopo anni di isolamento, può tornare a essere uno dei partner più importanti nel Medio Oriente. Secondo stime economiche, i benefici del negoziato sono potenzialmente enormi.

La spinta che nascerà dalla progressiva attenuazione delle sanzioni favorirà lo scambio tra l’Italia e l’Iran, e il recupero di quote di mercato perse a causa delle misure restrittive.

Per dare risposta alle molte domande delle imprese interessate alla riapertura del mercato iraniano, Unioncamere Emilia-Romagna e il sistema camerale regionale con la Camera di Commercio di Modena e la sua Azienda Speciale PROMEC, organizzano una giornata di studio sull’Iran: lo sviluppo del Paese, il ruolo nella stabilità dell’area Medio-orientale e le possibilità di investimento.

Al momento di approfondimento sulle potenziali opportunità offerte, in programma martedì 17 novembre (dalle ore 14.30) nella sede camerale di via Ganaceto, 134 a Modena, parteciperanno esperti come Pier Luigi D’Agata, segretario generale della Camera di Commercio Italo-Iraniana, rappresentanti di SACE sugli strumenti finanziari e assicurativi a disposizione delle imprese italiane, e della Bper sul supporto finanziario per operazioni commerciali.

Aprirà i lavori il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna e della Camera di commercio di Modena, Maurizio Torreggiani.

Potranno nascere opportunità per gli operatori italiani dalla necessità di ammodernamento industriale, infrastrutturale e agricolo di un Paese che si avvia a essere polo di sviluppo economico di Medio Oriente e Asia Centrale, un hub che conta 400 milioni di potenziali consumatori.

All’Implementation day – ossia il momento, tra gennaio e febbraio 2016, nel quale l’agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) attesterà il rispetto da parte dell’Iran degli impegni concordati in campo nucleare – le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea saranno in gran parte rimosse e l’Iran tornerà a rappresentare una opportunità preziosa per le imprese che intendono inserirsi o rafforzare gli scambi già esistenti.

L’Emilia-Romagna ha buone chance da giocarsi: è infatti al secondo posto, dopo la Lombardia, per l’export verso l’Iran, con un percentuale pari a quasi un quinto del totale nazionale. Sono i prodotti che caratterizzano le esportazioni regionali, quali macchinari, macchine, medicinali e prodotti chimici a essere esportati maggiormente in Iran attualmente.

L’Iran è la seconda più grande economia della regione MENA (Middle East and North Africa) in termini di PIL (484 miliardi di dollari) dopo l’Arabia Saudita, e di popolazione (78 milioni di persone) dopo l’Egitto. Secondo per risorse di gas naturale al mondo e quarto per petrolio.

La partecipazione al seminario è gratuita, inviando il modulo di iscrizione via e-mail all’indirizzo e-mail:francesca.calzavara@mo.camcom.it o via fax al nr. 059-208520, entro lunedì 16 novembre. Inviata la scheda, la partecipazione è confermata. Info: tel. 059 208532

Nei prossimi giorni, il presidente iraniano Hassan Rouhani sarà in visita ufficiale in Italia, mentre a fine novembre è prevista una missione istituzionale a Teheran organizzata da ICE Agenzia, Confindustria, ABI e Unioncamere, promossa dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dal Ministero dello Sviluppo economico. A guidarla il vice ministro Carlo Calenda.

Sarà un primo approccio che precederà diverse iniziative del sistema imprenditoriale e camerale che sono in programmazione per il  2016.