Tocca a due importanti esponenti del mondo dell’architettura internazionale confrontarsi sulla propria filosofia progettuale, Giovedi 1 Ottobre, alle ore 15.00 alla Galleria dell’Architettura: sono infatti il tedesco Matthias Sauerbruch e lo spagnolo Francisco Mangado i protagonisti dell’incontro sul tema, moderato dal docente del Politecnico di Milano Fulvio Irace.
Matthias Sauerbruch è architetto e socio fondatore di Sauerbruch & Hutton. Nato nel 1955 a Costanza, ha studiato architettura all’Architectural Association di Londra e all’Università d’Arte di Berlino, dove si è laureato nel 1984. Benché lavorasse all’Office for Metropolitan Architecture (OMA) fondato da Rem Koolhaas a Londra, in cui dirigeva il progetto ‘House at Checkpoint Charlie’, non ha abbandonato la propria passione per l’insegnamento, che ha accompagnato tutta la sua carriera: dal 1985 al 1990 è stato docente all’Academy of Arts, dal 1995 al 2001 ha lavorato come professore presso l’Università tecnica di Berlino e dal 2001 al 2007 come professore all’Accademia di arti figurative di Stoccarda. Inoltre, è stato visiting professor alla Harvard Graduate School of Design dal 2008 al 2011 e all’Università delle arti di Berlino dal 2012 al 2014. Sauerbruch ha tenuto innumerevoli conferenze, ha presieduto e preso parte a decine di giurie ed è intervenuto in convegni in tutto il mondo. È socio fondatore del Consiglio tedesco per l’edilizia sostenibile, commissario del Consiglio dell’edilizia di Zurigo, amministratore fiduciario della Fondazione Bauhaus di Dessau, membro dell’Accademia delle arti di Berlino e socio onorario dell’American Institute of Architects.
Nel 1989, Sauerbruch ha fondato assieme a Louisa Hutton lo studio ‘Sauerbruch Hutton’, a Berlino. Lo stile architettonico dello studio segue forme funzionali ma sensuali e coscienziose, ricche di personalità e individualità. Tratto distintivo ne è la sintesi di colori durante il processo di design, e l’uso di forme di preferenza fluide e curvilinee. Inoltre, lo studio è noto per il suo utilizzo di tecniche innovative rivolte alla sostenibilità ambientale, sfruttando per esempio le facciate cosiddette ‘double-skin’ sugli edifici particolarmente alti, come si può notare nelle costruzioni quali il ‘Gsw Headquarters’ a Berlino (1991) e il ‘Kfw Westarkade’ di Francoforte (2010).
Nato a Estella, vicino a Pamplona, nel 1957, Francisco Mangado ha completato gli studi universitari nel 1982 alla Scuola di Architettura dell’Università della Navarra, e alla laurea riceve persino uno speciale premio dal governo spagnolo per i propri meriti accademici. Da allora, Mangado ha sempre insegnato: ha lavorato in qualità di visiting professor alla Harvard Graduate School of Design e alla cattedra intitolata a Eero Saarinen alla Yale School of Architecture, e Guest Lecturer all’École Polytechnique Fédérale di Losanna. Attualmente, insegna nel suo ateneo di Pamplona e ricopre la carica di visiting professor alla Cornell University College of Architecture, Art and Planning. Il Thienne Architecture Award, l’Architéchti Prize, il premio FAD per l’architettura e Costrumat sono solo alcuni tra i numerosi riconoscimenti che l’architetto ha ricevuto. Alcuni tra i lavori più rilevanti di Mangado sono il Centro Congressi e l’Auditorium di Pamplona, il Place Pey Berland a Bordeaux, il Centro Congressi di Ávila, il Museo archeologico di Vitoria, lo stadio di Palencia, il padiglione spagnolo all’Expo Zaragoza 2008 e l’Auditorium di Teulada. Nel giugno 2008 ha creato la Fundación Arquitectura y Sociedad.