Si profila molto probabile un ulteriore calo degli occupati nelle case protette del Comune di Modena in seguito ai tagli dei minutaggi di assistenza.
Le strutture protette di Modena hanno sempre vantato uno standard qualitativo alto, assicurato dal cosiddetto “effetto Modena”, cioè da un’integrazione a carico delle casse comunali dei minuti di assistenza previsti dallo standard regionale per l’accreditamento dei servizi.
La compressione della spesa pubblica che ha limitato le risorse degli enti locali dal 2010 al 2014 ha portato un calo del personale superiore alle 20 unità e si comincia a parlare di un ulteriore calo di 5 posizioni nel 2015.
Ovviamente non si può pensare che il livello qualitativo del servizio rimanga inalterato e, nonostante l’impegno e l’abnegazione degli operatori, l’effetto non può che essere una diminuzione delle attività a favore degli ospiti: il bagno viene fatto con cadenza più lunga, le alzate dal letto sono meno frequenti, la vigilanza meno stringente, ecc…
L’aumento delle contestazioni ai dipendenti per incidenti occorsi agli ospiti è in deciso aumento (come emerso anche di recente agli onori della cronaca) e segnala la difficoltà di svolgere correttamente il proprio lavoro in condizioni di taglio dei minuti di assistenza e aumento dei carichi di lavoro.
Il bisogno di assistenza alle persone non autosufficienti è in continuo aumento per l’allungamento della vita delle persone che spesso significa anche lunghi periodi in condizioni di fragilità. E’ ormai pubblico il dato di 200 anziani in lista d’attesa per entrare nelle strutture protette modenesi.
E’ preoccupante, quindi, che si pensi a cancellare le imposte locali come IMU e Tasi che sostengono il bilancio degli enti locali e che rischiano di impoverire ulteriormente la risposta dei servizi a sostegno delle persone fragili.
La Cgil di Modena chiede di mantenere alto l’investimento in servizi di welfare determinanti per la qualità della vita dei nostri cittadini soprattutto per coloro che si trovano in maggiori difficoltà economiche, e si oppone ad ulteriori tagli della spesa pubblica sull’altare della riduzione delle tasse.
(Cgil Modena)