“Un Giro…in montagna” è il titolo del talk show con Francesco Moser che si svolgerà domenica 30 agosto, a partire della ore 17.30, in piazza Vittoria, a Sestola (Mo), per discutere del ruolo di una manifestazione ciclistica prestigiosa come il Giro d’Italia a favore della valorizzazione del territorio.
L’evento, moderato dal giornalista sportivo Stefano Ferrari, propone numerosi interventi e testimonianze.
Sul palco Francesco Moser, il ciclista italiano più vincente di sempre con i suoi 273 successi, dal Mondiale su pista del 1976 a quello su strada del 1977, dalle tre Parigi-Roubaix inanellate di seguito fra il 1978 e il 1980 alla vittoria al Giro d’Italia del 1984, Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, che racconterà lo scenario di questa grande manifestazione tra il passato e il futuro in rapporto anche con la provincia di Modena e il giornalista sportivo Leo Turrini.
A completare gli interventi del talk show saranno le istituzioni che in primis credono fortemente nel connubio tra territorio e ciclismo: Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Marco Bonucchi, sindaco di Sestola, Romano Canovi, presidente dell’Unione dei Comuni del Frignano.
E sempre domenica 30 agosto a Sestola tutti gli appassionati delle due ruote potranno vivere le emozioni di ripercorrere l’evoluzione della bicicletta, dal ‘900 ai giorni nostri con una mostra da una Mostra di bici d’epoca, organizzata dall’Unione Velocipedistica.
Corso Umberto I sarà trasformato in una mostra a cielo aperto, allestita dalle ore 9 alle ore 22 (inaugurazione alle ore 10 con Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena) che racconterà le memorie del ciclismo e permetterà di toccare con mano il progresso della bicicletta nel tempo, ammirando contemporaneamente le bellezze architettoniche e naturali che Sestola notoriamente offre.
Nei modelli esposti lungo le strade cittadine sarà visibile ogni piccolo passo che le due ruote hanno compiuto, dall’introduzione del cambio di velocità all’uso di materiali innovativi, per migliorare l’estetica e le performance del mezzo che hanno permesso al ciclismo di restare uno degli sport outdoor più seguiti e sentiti dagli appassionati che ancora oggi scendono in strada a migliaia per applaudire le gesta dei grandi campioni quando passa la carovana del Giro d’Italia.