Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato all’unanimità l’inserimento dei filari di vite maritata all’olmo di Villa Guastalla nel censimento degli alberi monumentali da inviare alla Regione Emilia Romagna, accogliendo la proposta del Movimento 5 Stelle.
Il censimento degli alberi monumentali si è tenuto nelle scorse settimane in tutti i comuni dell’Emilia Romagna. Enti pubblici o anche soggetti privati potevano segnalare e far censire piante di particolare valore per la specie, l’anzianità, le dimensioni o il valore storico e paesaggistico.
Nell’elenco redatto dal Comune di Fiorano Modenese figuravano 17 alberi monumentali presenti sul territorio: cinque alti cipressi (il più alto misura 31 metri), quattro querce, due olivi con circonferenza di 7 e 5,9 metri, una roverella, un gelso, un tasso, una magnolia e una sophora, ma soprattutto una rara sughera, tra le poche esistenti in regione.
Ora verranno aggiunti alla lista anche due filari di vite maritata all’olmo presenti nel parco di Villa Guastalla, testimonianze di un’antica tecnica coltivazione, che si fa risalire agli Etruschi e che, in Emilia, è rimasta la stessa per più di 2 millenni .
Fino a 50 anni fa infatti le viti erano coltivate assecondando la loro naturale vocazione di piante rampicanti, che si arrampicano su altri alberi ad alto fusto, in particolare olmi. La definizione di ‘vite maritata’ intende proprio la coltivazione delle due specie consociate. Già in epoca romana si usava l’immagine della vite con l’olmo come metafora del matrimonio virtuoso.
“Non sappiamo se la Regione accetterà l’inserimento dei due filari di vite, ma abbiamo scelto di segnalarli comunque, aggiungendoli all’elenco, perché il loro valore ambientale, storico e culturale è indubbio – spiega l’assessore all’ambiente Riccardo Amici – Merita tutela l’uva, il lambrusco di Fiorano, che sta comunque tornando ad essere coltivato dopo un periodo di abbandono, ma è ancora più importante l’essere maritate con l’olmo, perché sono testimoni di una pagina della nostra storia e della nostra economia. Qualunque sia la scelta della regione, inseriremo comunque il filare nelle tutele speciali del regolamento comunale”.