Sviluppare processi di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza per elaborare le politiche energetiche a lungo termine delle comunità locali, con l’obiettivo di raggiungere bassi consumi e alta sostenibilità ambientale. Era questo il contenuto del progetto europeo “Imagine – low energy cities” che, partito nel 2012, si è appena concluso con l’approvazione, giovedì 2 luglio, da parte del Consiglio comunale, del documento finale (voto a favore di Pd, Sel, Movimento 5 stelle, Per me Modena e CambiaModena. Astenuti FI e Ncd).
Il progetto ha coinvolto Modena, come città pilota insieme ad altre sette, Monaco di Baviera, Dobrich in Bulgaria, Lille in Francia, Milton Keynes in Gran Bretagna, Odense in Danimarca, Bistrita in Romania e Figueres in Spagna. L’intento era di favorire il dibattito e il confronto internazionale sul tema della governance locale del settore energetico, di definire processi partecipativi e di incoraggiare le pubbliche amministrazioni e dialogare con gli attori del territorio per definire una “road map” al 2050 per lo sviluppo delle politiche energetiche. “Le proposte raccolte in questa road map – ha commentato l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni nel presentare il documento – devono quindi essere intese come un punto di partenza di un percorso che, per Modena, significa soprattutto proseguire sulla strada già seguita fin qui del coinvolgimento degli studenti di ogni ordine e grado”.
Nei tre anni di durata del progetto, Modena si è infatti concentrata in particolar modo sulla scuola sviluppando un percorso didattico articolato nella mostra interattiva intitolata “EnergETICAmente” e nel conseguente concorso di idee “Immagina la tua Modena al 2050”; nella mostra e nel corso “I pionieri italiani dell’energia solare”; in un corso di formazione per gli insegnanti. Il tutto è stato condensato nella “Road map – Modena 2015 for schools”, una drive pen contenente materiali dedicati ai temi della sostenibilità, proposte e idee scientifiche di approfondimento che sarà distribuita alle scuole.
Aprendo il dibattito per il Pd Grazia Baracchi ha ribadito che l’approvazione del percorso già fatto “non è solo una conclusione ma un punto di partenza. I contributi degli studenti, anche i più piccoli, hanno delineato una visione di città e uno scenario possibile, anche attraverso piccole scelte quotidiane e responsabili, per il raggiungimento della sostenibilità nel lungo periodo”. Per Fabio Poggi “questo documento può essere, insieme ad altri, l’inizio di un dibattito: il modo migliore per creare presupposti per il 2050 è costruire oggi le politiche giuste”.
Secondo Marco Bortolotti (M5s) “è importante anche che si sia creata una discussione su questi argomenti: la trasparenza e la condivisione con un elemento fondante. Mi auguro che già in questa legislatura ci sia una concretizzazione di questi progetti, su una logica almeno provinciale, sui quali poi poter fare un bilancio”. Anche per Marco Chincarini di Per me Modena è “importante che queste parole diventino un impegno serio per il Comune di Modena: dobbiamo porci delle scadenze e verificare a fine legislatura dove siamo arrivati”.