Giorgio-ZanettiIl Dipartimento di Educazione e Scienze Umane – DESU di Unimore conferma la propria incondizionata fiducia nel professor Giorgio Zanetti, cui affida la guida della struttura accademica reggiana per un altro triennio.

Sarà, dunque, il docente di Letteratura italiana, a succedere a se stesso al termine del suo mandato che avrebbe dovuto scadere il prossimo 31 ottobre e, invece si protrarrà per un altro triennio fino a tutto il 31 ottobre 2018.

Infatti, il Consiglio di Dipartimento della struttura accademica, organismo istituzionale che raccoglie tutti i docenti ordinari, i docenti associati, i ricercatori, i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e degli studenti, nonché, se presenti, i rappresentanti dei dottorandi, degli specializzandi, degli assegnisti e dei titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa, afferenti alla struttura, convocato giovedì 2 luglio dal Decano prof. Roberto Bertolani per eleggere il suo Direttore, ha manifestato col voto apprezzamento per il prof. Giorgio Zanetti, tributando ampio consenso alla sua candidatura.

Complessivamente gli aventi diritto al voto erano 46. Rispetto ai 34 presenti il professor Zanetti ha raccolto 31 voti. Vi è stata 1 scheda bianca e 2 nulle.

Dal punto di vista formale il nuovo mandato, in continuità con la scadenza dell’attuale, inizierà il 1° novembre 2015, solo dopo l’ufficializzazione del risultato e l’emanazione da parte del Rettore del Decreto di nomina.

“Oltre a consolidare un’offerta formativa fondata su scelte in ogni senso rigorose (fra le quali rientra a pieno titolo anche il nuovo corso di laurea triennale interateneo in “Scienze e tecniche psicologiche”) e confortata da un numero assai alto e crescente di iscritti,  il mio impegno – ha affermato il prof. Giorgio Zanetti – sarà rivolto a promuovere la più intensa attività di ricerca, sul piano dell’approfondimento disciplinare come su quello di una fruttuosa, innovativa correlazione fra discipline diverse. E’ quanto richiedono i complessi oggetti di studio su cui il Dipartimento sta focalizzando la sua attenzione: dal disagio socioculturale alle problematiche  teoriche e empiriche   coinvolte nella formazione iniziale e continua  degli insegnanti, dai modelli di innovazione didattica e educativa alla storia delle idee e della tradizione culturale. Del resto, fra i caratteri distintivi del Dipartimento, quasi la cifra della sua identità e della sua vocazione, vi è il perseguimento della più stretta correlazione tra ricerca e prassi didattica, mondo universitario e mondo del lavoro, azione nel territorio e proiezione internazionale. Dinanzi a questo orizzonte ampio di opportunità e di sfide, siamo consapevoli dei limiti imposti dall’esiguità delle risorse a disposizione, oltre che dei rischi provenienti da una visione dell’Università che, nel nostro Paese, appare sempre più dominata dalla ragione burocratica. Ma sappiamo anche che molto dipende da noi, dalla  capacità  di fare la nostra parte di insegnanti e di studiosi, con esigente modestia, nell’impegno forse poco appariscente  ma decisivo del lavoro quotidiano. Proprio per questo il consenso con cui i colleghi hanno accolto la mia candidatura, e di cui sono loro molto grato, ha per me un significato particolarmente intenso di conforto e insieme di stimolo”.

GIORGIO ZANETTI

Laureatosi a Bologna con il professor Ezio Raimondi, Giorgio Zanetti è dal 2005 professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Rappresentante nel triennio 2007-2010 dell’Area delle Scienze umanistiche, politiche e sociali nel Senato Accademico, è stato Vicepreside e poi Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, prima di assumere l’incarico di Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze umane. Dal 2005 è membro del Comitato Scientifico per l’Edizione Nazionale delle Opere di Gabriele d’Annunzio. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo i volumi  Estetismo e modernità. Saggio su Angelo Conti, il Mulino, Bologna 1996 (vincitore ex aequo nel 1997 del Premio nazionale “Marino Moretti” per la filologia, la storia e la critica nell’ambito della letteratura italiana dell’Otto e Novecento) e Il Novecento come visione. Dal Simbolismo a Campana, Carocci, Roma 1999, nonché i contributi all’ edizione commentata delle opere di Gabriele d’Annunzio uscita presso i “Meridiani” Mondadori (Scritti giornalistici, 2003; Prose di ricerca,  2005; Tragedie, sogni e misteri, 2013). Ha partecipato quale relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali e suoi saggi sono apparsi recentemente in riviste specialistiche di rango quali  «Quaderni del Vittoriale»,  «Sinestesie» e «Modernità letteraria».