Nei giorni scorsi il presidente nazionale Confartigianato Lapam Carni, il modenese William Toni e Luciano Martinelli dell’ufficio fiscale Lapam Confartigianato, hanno partecipato all’incontro a Roma convocato dal So.Se (società per gli studi di settore) a cui partecipa come invitato ovviamente anche l’Agenzia delle Entrate. Tema all’ordine del giorno proprio la revisione degli studi di settore nell’attività della lavorazione carni, che nel nostro territorio è un settore di grandissimo valore. Al tavolo, presieduto da Piccolo del So.Se, era presente come unica associazione di categoria imprenditoriale Confartigianato Lapam.
All’esame vi era il prototipo dell’evoluzione dello studio di settore relativo alle attività di lavorazione delle carni predisposto sulla base dell’elaborazione di informazioni raccolte sui dati contabili-fiscali del periodo d’imposta 2013. Sono stati nello specifico visionati una decina di casi studio, forniti direttamente dalle imprese coinvolte dalla revisione, e si è visto come in linea generale lo studio appare in linea con le aspettative.
La principale criticità riscontrata è data dal fatto che il settore economico si sta modificando (spesso in negativo e comunque in modo imprevedibile, legato a dinamiche non certe) molto più velocemente rispetto all’evoluzione dello studio di settore, che come citato si basa sull’elaborazione di dati del 2013 e dunque non è pienamente al passo con i tempi.
“Momenti di confronto come questi sono fondamentali – spiega il presidente William Toni – per evidenziare con casi concreti (e naturalmente anonimi) la situazione generale delle aziende artigiane. Il principale problema che affrontano oggi le imprese del settore è la mancanza di redditività. Abbiamo comunque trovato disponibilità da parte dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate ad accogliere eventuali osservazioni. Questo – conclude il presidente Confartigianato Lapam Carni – è sicuramente un dato positivo, ma la guardia va tenuta molto alta”.