Promuovere la solidarietà, l’infanzia e dare una mano a chi ne ha più bisogno, celebrando la carne di qualità. È questa l’idea alla base di “Butchers for children”, evento creato quattordici anni fa da Dario Cecchini, uno dei macellai più famosi del mondo, che domenica 28 giugno approda a Campogalliano. Dalle 10 di mattina alle 15 il Museo della Bilancia di via Garibaldi 34/A aprirà le porte per un happening carnivoro rivolto a grandi e piccini, con giochi, musica, divertimento e ovviamente tanta buona carne.
Nel corso della giornata sarà inaugurata la prima esposizione nazionale di attrezzature storiche e tradizionali della lavorazione artigianale delle carni. I visitatori potranno anche degustare piatti di carni e salumi preparati da una cinquantina di macellai provenienti da tutta Italia. Lo spazio antistante al Museo sarà allestito con gazebi e tavolate. Con un’offerta minima di 10 euro sarà possibile assaggiare le varie specialità regionali, assistere ad uno show cooking del serial griller televisivo Matteo Tassi e contribuire così a sostenere un progetto di apprendimento scientifico rivolto ai bambini non vedenti e ipovedenti. Il tutto in un’atmosfera di festa, musica e giochi per i più piccoli, all’insegna della convivialità e del piacere di stare insieme per finanziare un progetto destinato all’infanzia.
I “Butchers for children” sono una rete di macellai che unisce gli artigiani delle carni dal Nord Italia alla Puglia, Isole comprese, nata nel 2001 per iniziativa di Dario Cecchini dell’Antica Macelleria Cecchini di Panzano in Chianti. La prima raccolta fondi venne destinata all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Da allora la staffetta benefica dei Butchers non si è mai fermata, trasferendo il testimone da Panzano a Milano, passando per Mirano, Asiago, Sovizzo (Vi), Treviso e Carpi, nel 2013, in piena ricostruzione post-terremoto.
“Butchers for Children funziona”, spiega Roberto Papotti dell’omonima Macelleria di Fossoli di Carpi, “perché è nata in modo spontaneo ed è rimasta tale negli anni, lontana da logiche politiche o dinamiche poco costruttive. A guidarci sono la solidarietà e il piacere di stare insieme. Ci impegniamo perché siamo convinti che le soddisfazioni non possano terminare dietro al bancone della macelleria. Organizzare questi eventi insieme a colleghi e amici, ci fa sentire più forti e più ricchi. In un momento come questo in cui la figura del macellaio è a rischio di estinzione, teniamo duro, andiamo avanti e pensiamo a ciò che possiamo fare noi per gli altri e non a ciò che gli altri possono fare per noi”, conclude Papotti, ricordando che le macellerie, ormai affossate dalla grande distribuzione organizzata, sono attività sempre più rare.
“Che belle persone i macellai! Gente sana in tutti i sensi, forte e generosa”, è solito ripetere Dario Cecchini.