Tornerà lunedì prossimo, 29 maggio, l’appuntamento con “I libri ti cambiano la vita”: il ciclo di tre incontri con altrettanti scrittori che raccontano i capolavori in grado di cambiare la loro vita, organizzato dal Comune di Sassuolo in collaborazione con l’Associazione Biasin ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Tre appuntamenti, che si svolgeranno lunedì 29 giugno, lunedì 6 e 27 luglio, con il coordinamento di Romano Montroni e l’accompagnamento musicale della Scuola di musica “O. Pistoni”, presso la corte di Villa Giacobazzi, all’interno del Parco Vistarino.
“Tutto nasce e passa attraverso la lettura – afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Giulia Pigoni – ma quando un libro ti piace davvero finisce col segnarti e diventare parte di te. Chi non si è immedesimato nel giovane Holden? Chi non ha provato emozioni leggendo Va dove ti porta il Cuore? Questa rassegna non solo ci porta a rivivere, attraverso gli occhi ed i racconti di autori affermati, capolavori della letteratura internazionale, ma ci aiuta a capire cosa sia scattato in loro, come quel libro in particolare ha cambiato la loro esistenza facendoli diventare ciò che sono oggi. Per questo ringrazio Romano Montroni, l’Associazione culturale GP Biasin e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che hanno reso possibile il radicarsi a Sassuolo di una manifestazione tanto interessante quanto partecipata, ma anche la scuola di musica O.Pistoni che, attraverso un’interpretazione particolare, renderanno ognuna di queste tre serate indimenticabile”.
Si inizierà, come detto, lunedì 29 giugno con Paolo Nori che parlerà de “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee.
Nato a Parma nel 1963, Paolo Nori si è laureato in lingue e letterature straniere all’università di Parma, nel 1995, con una tesi su Velimir Chlebnikov. Ha pubblicato Le cose non sono le cose (Fernandel 1999, DeriveApprodi 2009), Bassotuba non c’è (DeriveApprodi 1999, Einaudi 2000, Feltrinelli 2009 e, in ebook, Sugaman 2013), Spinoza (Einaudi 2000), Diavoli (Einaudi 2001), Grandi ustionati (Einaudi 2001, Marcos y Marcos 2012 e, in audiliobro, Marcos y Marcos 2013), Si chiama Francesca, questo romanzo (Einaudi 2002, Marcos y Marcos 2011), Gli scarti (Feltrinelli 2003), Pancetta (Feltrinelli 2004), Learco. In un’ora, nove romanzi in musica con Learco Ferrari, in un’ora (con Fabio Bonvicini, audiolibro, Luca Sossella 2004), Ente nazionale della cinematografia popolare (Feltrinelli 2005) I quattro cani di Pavlov (Bompiani 2006), Noi la farem vendetta (Feltrinelli 2006), La vergogna delle scarpe nuove (Bompiani 2007), Siam poi gente delicata (Laterza 2007), Mi compro una Gilera (Feltrinelli 2008), Pubblici discorsi (Quodlibet 2008), Baltica 9 (Laterza 2008 – con Daniele Benati), I libri devono essere magri (illustrazioni di Giuliano Della Casa, Tre lune 2008), Esattamente il contrario (illustrazioni di Fausto Gilberti, Drago Edizioni 2009), I malcontenti (Einaudi 2010), A Bologna le bici erano come i cani (Ediciclo 2010), La matematica è scolpita nel granito (Perda Sonadora 2010 e, in ebook, Sugaman 2010), La meravigliosa utilità del filo a piombo (Marcos y Marcos 2011), Presente (Einaudi 2012, insieme a Andrea Bajani, Michela Murgia e Giorgio Vasta), Tredici favole belle e una brutta (Rizzoli 2012, illustrazioni di Yocci), Garibaldi fu ferito. E noi? (Il Sole 24 ore 2012), La banda del formaggio (Marcos y Marcos 2013), La Svizzera (ilSaggiatore 2013), Mo mama. Da chi vogliamo essere governati (Chiarelettere 2013), Si sente? Tre discorsi su Auschwitz (Marcos y Marcos 2014), Scuola elementare di scrittura emiliana per non frequentanti (Corraini 2014), Siamo buoni se siamo buoni (Marcos y Marcos 2014), La bambina fulminante (Rizzoli 2015), La piccola Battaglia portatile (Marcos y Marcos 2015).
Ha tradotto e curato l’antologia degli scritti di Daniil Charms Disastri (Einaudi 2003, Marcos y Marcos 2011), l’edizione dei classici di Feltrinelli di Un eroe dei nostri tempi di Lermontov, delle Umili prose di Puškin, delle Anime morte di Gogol’, di Padri e figli di Turgenev, di Oblomov, di Gončarov e della Morte di Ivan Il’ič, di Tolstoj, l’antologia di Velimir Chlebnikov 47 poesie facili e una difficile (Quodlibet), il poema ferroviario Mosca-Petuški di Venedikt Erofeev (Quodlibet), l’edizione, per Voland, di Chadži-Murat di Tolstoj e delle Memorie del sottosuolo di Dostoevskij, per Marcos y Marcos Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj, Tre matti (antologia che contiene le Memorie di un pazzo di Gogol’, Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij e le Memorie di un pazzo di Tolstoj, Marcos y Marcos 2014) e è autore, insieme a Marco Raffaini, di una Storia della Russia e dell’Italia (Fernandel 2003). Ha curato il numero di Panta Emilia fisica (Bompiani 2006), è stato tra i redattori del settemestrale di letteratura comparata al nulla L’accalappiacani (1-5, DeriveApprodi 2008-2010) e ha curato il Repertorio dei matti della città di Bologna (Marcos y Marcos 2015) e il Repertorio dei matti della città di Milano (Marcos y Marcos 2015). Ha scritto e interpretato la commedia Lunga, la strada, per la regia di Gigi Dall’Aglio (2007), nonché diversi spettacoli fondati sulla lettura (uno dei quali Learco, con Fabio Bonvicini, è diventato un cd audio per Luca Sossella editore, 2003), che sono andati in scena in diversi teatri italiani dal Teatro Argentina di Roma (con I Bogoncelli), al teatro Mercadante di Napoli (Lunga, la strada), al teatro Valli di Reggio Emilia (Quel canchero di Majakovskij, con Umberto Petrin), alle Papesse di Siena (Musica adeguata, con Marco Raffaini), al festival GNAM di Parma (I libri devono essere magri, con Giuliano Della Casa), alla Palazzina liberty di Milano (Noi e i governi, con le mondine di Novi).
Dal 2006 ha tenuto, prima a Reggio Emilia poi a Bologna e a Porretta Terme, i corsi della scuola elementare di scrittura emiliana e della scuola media inferiore di scrittura emiliana e, all’Argentiera (SS), a Rimini, a Genova, a Paullo (MI), a Torino, a Milano e a Lugano i corsi della scuola elementare di scrittura emiliana all’estero.
Lunedì 6 luglio Camilla Baresani parlerà de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo.
Nata nel 1961 a Brescia Camilla Baresani abita a Milano e a Roma.
Il suo primo romanzo, Il plagio, pubblicato da Mondadori nel 2000 (ora Tascabili Bompiani) è arrivato attorno ai quarant’anni. Sino a quel momento aveva lavorato in un villaggio turistico. “Prima ero solo una grande lettrice. Dopo la pubblicazione di Il Plagio – scrive – è come se fossi rinata”. Sempre nel 2000, per Radio 3, ha scritto una pièce radiofonica, Al ristorante del buon ricordo, diretta da Andrea Barzini e interpretata da Laura Betti, Massimo Popolizio, Gabriella Franchini e Francesco Siciliano. Nel 2002, da Mondadori esce il secondo romanzo, Sbadatamente ho fatto l’amore (ora Bompiani).
Nel 2003 passa da Mondadori a Bompiani, con un saggio breve, Il piacere tra le righe: riflessioni sui piaceri della lettura, e anche una sorta di percorso letterario con esempi e citazioni. Il terzo romanzo, L’imperfezione dell’amore (premio Forte Village-Montblanc, Scrittore emergente dell’anno) viene pubblicato nel 2005. Del 2006 sono i racconti-inchiesta TIC Tipi Italiani Contemporanei, commentati dal sociologo Renato Mannheimer.
Nel 2007 esce La cena delle meraviglie, integrato dalle ricette del critico-gastronomo Allan Bay. Editore Feltrinelli. Del 2010 è il quarto romanzo, Un’estate fa, sempre Bompiani. Premio Hemingway e Premio Selezione Rapallo.
Nel 2011 esce per Gribaudo editore Alla ricerca del cacao perduto, un libro che spiega tutto sul cacao e sulla sua trasformazione in cioccolato. Nello stesso anno cura la postfazione del romanzo di Elaine Dundy Il dolce frutto (BUR, 2011), e l’introduzione alle inchieste di Nero Wolfe scritte da Rex Stout, raccolte in Entra la morte (BEAT 2013). Il sale rosa dell’Himalaya, Bompiani, è del 2014. Il romanzo ha ricevuto il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, il Premio Cortina d’Ampezzo, il Premio Città di Vigevano. Nel 2014 esce anche Vini, amori (Bompiani), una raccolta di 63 racconti legati al tema del vino, ciascuno accompagnato dalla scheda di un vino scelto e descritto da Gelasio Gaetani d’Aragona e da un’illustrazione di Valeria Petrone.
Dopo il primo romanzo, ha iniziato a collaborare con giornali e riviste. Sull’inserto culturale Domenica de Il Sole 24 ore per otto anni ha raccontato i ristoranti italiani (con la rubrica Diario di una golosa). Attualmente collabora con Sette, con Io Donna (Momento divino, Un racconto), con Style, tutti allegati del Corriere della Sera e con IL del Sole 24 ore.
Per CoolTour (programma quotidiano di informazione culturale di Rai5), ha condotto nel 2011 CoolChef, una rubrica di interviste ai migliori cuochi italiani.
Insegna ”scrittura creativa” al Master di Giornalismo Multimediale della IULM.
Lunedì 27 luglio Paolo Di Paolo parlerà de “Dalla parte di Swann” di Marcel Proust.
Laureato in Lettere all’Università degli Studi di Roma I “La Sapienza”, Paolo Di Paolo ha ottenuto un Dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica italiana all’Università degli Studi di Roma III. Ha esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004, finalista Premio Italo Calvino per l’inedito 2003). Nel 2003 è stato tra i cinque finalisti nazionali del Premio Campiello Giovani. Ha curato libri-intervista: Un piccolo grande Novecento, con Antonio Debenedetti (Manni, 2005), Ho sognato una stazione. Gli affetti, i valori, le passioni, con Dacia Maraini (Laterza, 2005), Risalire il vento, con Raffaele La Capria (Liaison, 2008), Queste voci queste stanze, con Elio Pecora (Empirìa, 2008). In Ogni viaggio è un romanzo (Laterza, 2007) ha raccolto 19 conversazioni con gli scrittori italiani, tra cui Andrea Camilleri, Melania Mazzucco, Emanuele Trevi su libri e viaggi; in Scusi, lei si sente italiano? (Laterza, 2010, con Filippo Maria Battaglia) le voci di grandi scrittori e giornalisti sul tema dell’identità nazionale.
Per il teatro ha curato il testo teatrale Il respiro leggero dell’Abruzzo (2001), dedicato a pagine di grandi scrittori sull’Abruzzo e portato in scena da Franca Valeri, Milena Vukotic, Arnaldo Ninchi e L’innocenza dei postini (in AA.VV., L’attesa, a cura di Mario Fortunato, Bompiani), messo in scena durante il Napoli Teatro Festival Italia 2010. Nel 2008 è stato uno dei volti della trasmissione culturale di Raitre Gargantua, condotta da Giovanna Zucconi. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Raccontami la notte in cui sono nato (Perrone; poi Feltrinelli UE 2014). Di Indro Montanelli ha curato un’antologia degli scritti, La mia eredità sono io. Pagine da un secolo (Rizzoli Bur, 2008), e l’epistolario Nella mia lunga e tormentata esistenza (Rizzoli 2012). Sulla figura del giornalista ha scritto Tutte le speranze. Montanelli raccontato da chi non c’era (Rizzoli 2014). Ha curato inoltre un’antologia dei racconti di Antonio Debenedetti, E nessuno si accorse che mancava una stella (Rizzoli Bur, 2010) e Viaggi e altri viaggi di Antonio Tabucchi (Feltrinelli, 2010).
Nel 2011 è uscito Dove eravate tutti (Feltrinelli, vincitore Premio Mondello, Superpremio Vittorini e finalista Premio Zocca Giovani). Nel 2012 ha raccolto in La fine di qualcosa. Scrittori italiani tra due secoli saggi e articoli sugli scrittori italiani contemporanei.
Del 2013 è Mandami tanta vita (Feltrinelli), finalista Premio Strega e vincitore del Premio Salerno Libro d’Europa e del Premio Fiesole. Collabora tra l’altro con La Stampa, con il Venerdì di Repubblica, L’espresso e con la rivista Nuovi Argomenti. Conduce dal 2006 le Lezioni di Storia all’Auditorium Parco della Musica di Roma e collabora come autore a trasmissioni culturali di Rai Cultura.
Tutti e tre gli appuntamenti si terranno presso la corte di Villa Giacobazzi con inizio alle ore 21 ed ingresso libero.