“Scambi istituzionali e associativi come questi sono di grande importanza per consolidare una cittadinanza europea”. La presidente della commissione Parità e diritti, Roberta Mori, ha aperto oggi l’incontro con una delegazione di amministratori svedesi, nell’ambito dei lavori di SERN – Svezia Emilia-Romagna Network, la Rete associativa transnazionale di Comuni, Province e Regioni italo-svedesi (che Mori ha presieduto dal 2009 al 2013), svoltosi nella Sala polivalente ‘Guido Fanti’ dell’Assemblea legislativa regionale, a Bologna. “I rapporti internazionali, i gemellaggi, sviluppano alleanze umane e di senso ben più profonde di quelle che governano il fragile equilibrio delle relazioni solo economiche o amministrative”, ha affermato la presidente della Commissione, che ha sottolineato l’impegno dell’Assemblea legislativa sul fronte delle politicheantidiscriminatorie e sui diritti di cittadinanza, ben rappresentato dalla legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere (L.r. 6/2014): “Una normativa che guarda a esperienze avanzate proprio come la Svezia”.
SERN è nato nel 2005 per agevolare e stimolare i rapporti tra gli enti locali italiani e svedesi. La Rete nei suoi 8 anni di attività è passata dalla partecipazione iniziale di 25 membri a 55 enti associati italiani e svedesi nel 2014. Tre sono gli aspetti caratterizzanti di SERN: la struttura che coinvolge i livelli regionali, provinciali o delle contee sino ai Comuni; la presenza anche di soggetti non pubblici, fra cui enti non-profit; la relazione bilaterale Nord-Sud Europa, grazie all’apertura alla partecipazione a progetti europei a partner consolidati in altri Stati europei.
(Nella foto allegata, la presidente Mori che interviene all’incontro con gli amministratori svedesi di SERN)