“Circa 300 persone – scrivono le associazioni organizzatrici – hanno assistito sabato scorso presso l’Istituto San Giuseppe di Sassuolo alla presentazione del libro “Voglio la mamma”, a cura dell’autore Mario Adinolfi.
Il giornalista e scrittore ha iniziato ringraziando il Comune per il patrocinio all’iniziativa, che dimostra coraggio, e ha dichiarato che la partecipazione numerosa è la miglior risposta alle polemiche, rigettate comunque punto per punto.
L’esposizione è poi passata ai temi descritti nel libro iniziando da un’esperienza di utero affittato raccontata con le parole tratte dalle interviste rilasciate dal committente: il cantante inglese Elton John. Il tono baldanzoso delle interviste, si è presto smorzato quando il figlio Zac è stato letteralmente “strappato” dal seno della donna che lo ha partorito, in un pianto che nemmeno le quotidiane trasferte aeree negli Stati Uniti hanno placato.
Da questo tema che dà il titolo al libro, nasce la preoccupazione per le persone trasformate in merci, che si possono acquistare, scegliere, produrre, ma anche selezionare e scartare. Con l’aborto, ad esempio, che qualcuno vorrebbe far divenire una tecnica post-natale (ma non oltre il decimo giorno, perché i genitori non si affezionino), o l’eutanasia per ridurre la spesa sanitaria sugli anziani e i disabili, fino all’eugenetica applicata con la diagnosi pre-impianto e l’aborto selettivo, nel tentativo sovrumano (o disumano?) già percorso dal nazismo di realizzare una razza perfetta.
La pericolosità che tutte queste pratiche si trasformino in norme e vengano perciò legalizzate è enorme, in quanto ogni singolo passo in questa direzione non fa che spostare più lontano il limite di cosa è possibile fare e cosa non lo è fino ad assumere contorni aberranti, come nei casi citati dei bambini acquistati e poi rifiutati pochi giorni prima della nascita.
Adinolfi ha invitato a riflettere in merito al rispetto della vita, alla dignità della persona, ai valori che una società ritiene importanti per il proprio futuro, arricchendo la discussione con aneddoti di vita personale, ma soprattutto col suffragio di numeri e dati, per la cui veridicità ha ripetutamente chiesto al pubblico di verificare in tempo reale con gli smartphone.
La conclusione è stata affidata ad una frase della Filumena Marturano di Eduardo de Filippo che a chi voleva lasciare una cospicua eredità ad uno dei suoi figli, rispose: “I figli non si pagano!”.
Non sono mancate le domande da parte degli intervenuti, in particolare sul mondo della scuola e sulla protezione dei ragazzi da un pensiero dominante e innaturale che genera più dubbi che risposte e sulle possibili azioni che un cittadino, da solo o in associazioni, può intraprendere per fermare questa deriva.
Al termine, un lunghissimo, scrosciante applauso ha salutato l’autore ed il pubblico ha letteralmente preso d’assalto la bancarella dei libri, che in pochi minuti ha ultimato le copie disponibili, così come i moduli per firmare la moratoria ONU contro l’utero in affitto, proposta dal quotidiano “La Croce”.
Le associazioni organizzatrici (Vicariato di Sassuolo – Valle del Secchia, Alleanza cattolica – Modena C.a.v. – Centro di aiuto alla vita, Centro culturale l’Umana avventura, Circolo culturale “Giuseppe Toniolo” di Sassuolo e Valle del Secchia, Circolo culturale “Il faro” – Modena, Comitato “Si alla famiglia” – Modena, Comunità eucaristica della cappella dell’ospedale civile di Sassuolo, Gruppo Amici di Medjugorje, Movimento per la vita – associazione “Si alla vita” – Modena, Scienza & vita – Sassuolo) ringraziano il pubblico intervenuto così numeroso e continueranno nell’impegno di informare e coinvolgere le persone in merito a queste tematiche”.