Adesione oltre il 50% allo sciopero regionale dei lavoratori di Poste Italiane proclamato per l’intera giornata di oggi dai sindacati Slc/Cgil e Uilposte contro la carenza di personale e la chiusure degli uffici postali periferici. A Modena si è svolto il presidio davanti alla Prefettura dove hanno manifestato circa un centinaio di lavoratori (in foto).
Oltre 40 gli uffici postali chiusi per effetto dello sciopero, fra i quali i più importanti, a Modena città le succursali 3-4-5-6 e 7, l’ufficio postale di Fiorano Modenese, Sassuolo 1, Corlo e Magreta, San Prospero e San Possidonio e Massa Finalese, Campogalliano, San Giacomo Roncole, Castelfranco mentre Formigine è chiuso nel pomeriggio.
L’adesione sarebbe stata più alta se Poste Italiane non avesse precettato alcune decine di lavoratori delle squadre d’emergenza e per garantire le prestazioni essenziali.
Una delegazione sindacale è stata ricevuta stamattina dal vice Prefetto vicario che ha raccolto le istanze sindacali che trasmetterà a Roma.
La mobilitazione di oggi fa seguito al blocco degli straordinari di marzo e aprile, contro le scelte aziendali di aumentare i carichi di lavoro in assoluto disprezzo per le condizioni dei lavoratori.
Fra le ragioni dello sciopero anche la critica contro il processo di privatizzazione di Poste Italiane Spa, con la prevista vendita del 40% del capitale entro il 2015, in base alle decisioni prese dal Governo, mentre il rilancio dell’azienda con il Piano d’Impresa si è fermato!
Sindacati e lavoratori sono contrari al progetto di consegna della posta a giorni alterni per 1/4 dei cittadini italiani, avallata dal Governo con la legge di stabilità, nonostante la bocciatura da parte della Comunità Europea. Sono altresì contro la chiusura di 4 uffici postali in provincia di Modena e l’apertura solo per pochi giorni alla settimana di altri 10.
Sindacati e lavoratori sono intenzionati a proseguire nella mobilitazione, se dall’azienda non verranno risposte concrete alle rivendicazioni.