Una legge forgiata nei mesi e il cui percorso di definizione ha ricevuto il via libera definitivo in uno dei luoghi simbolo, nel mondo, della pace e della resistenza alle oppressioni, oltre che del sacrificio antifascista compiuto da un gran numero di giovani italiani: casa Cervi a Gattatico. E’ la legge regionale sulla Memoria del Novecento in Emilia-Romagna, di cui ha discusso la Giunta presieduta da Stefano Bonaccini riunita stamattina in quella sede dell’Istituto Cervi tra Reggio Emilia e Parma che tra poche ore, in occasione del 25 Aprile settantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ospiterà nella sua grande aia almeno 15mila persone per una grande giornata di riflessione e festa, con ospiti tra gli altri lo stesso presidente della Regione, la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente dell’Europarlamento Martin Schultz.
Legge sulla Memoria del Novecento
“Abbiamo il dovere di ricordare e di celebrare il 25 Aprile – ha scritto oggi sul sito della Regione il presidente dell’Emilia-Romagna -. Per questo tra gli obiettivi del nostro mandato c’è la definizione di una legge per la promozione e la valorizzazione della memoria e dei luoghi della memoria”.
“Ieri a Monte Sole col premier Renzi – ha quindi ribadito Bonaccini nel corso di una conferenza stampa tenuta nel primo pomeriggio con la Giunta nella sede della Provincia di Reggio Emilia -, nei giorni scorsi a Montefiorino e a Fossoli, oggi a casa Cervi per ribadire che la memoria è un tema centrale per una comunità e per stabilire come dar corso con l’Assemblea legislativa regionale a un percorso sui tanti luoghi fondamentali per questi temi nella nostra regione”.
Un annuncio che è stato quindi approfondito dall’assessore regionale alla Cultura e Legalità, Massimo Mezzetti, che ha parlato di “una lunga esperienza di impegno delle istituzioni intorno a questi temi che permetterà di costruire una rete di istituti storici per affrontare con una chiave non monografica la nostra storia dalla fine della prima Guerra mondiale allo stragismo, abbracciando l’intero arco del ‘900 per costruire percorsi formativi e didattici”.
La legge potrà essere finanziata, ha aggiunto Mezzetti “anche grazie al cospicuo incremento delle risorse a disposizione della cultura, per essere operativa a partire dal 2016”.
Fondi per il dissesto idrogeologico
Il presidente Bonaccini, prima di concludere la giornata reggiana incontrando nella sede della Provincia gli amministratori del territorio, è entrato nel merito delle risorse che saranno rese disponibili per i dissesti idrogeologici.
“Possiamo dare la notizia che da maggio metteremo a disposizione del reggiano oltre 5 milioni di euro, che vanno a sommarsi ai 713 mila già assegnati”, ha comunicato Bonaccini con a fianco l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, precisando che “tra maggio e giugno saranno stanziati fra i 3 e i 3,5 milioni di fondi statali e regionali, cui si sommeranno in autunno ulteriori 2,2 milioni provenienti dal Fondo di solidarietà europeo”.
Un annuncio che è stato accolto molto positivamente dal presidente della Provincia di Reggio, Giammaria Manghi, “anche perché si arriva a questo importante stanziamento in tempi rapidissimi, impensati nella politica, su una stima complessiva di necessità stabilita in 9 milioni di euro”.