Nel 2016 saranno nove i giorni di chiusura nelle festività condivisi da tutti i principali soggetti della grande distribuzione commerciale che hanno aderito alla proposta del Comune di Modena di un codice comportamentale di autoregolamentazione che prevede anche sei giornate di chiusura nella parte rimanente del 2015: 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1, novembre, 25 e 26 dicembre. Per il prossimo anno, invece, ci saranno anche 1 gennaio, Pasqua (facoltativo il lunedì di Pasqua) e il 25 aprile che, per alcune insegne, quest’anno non è stato possibile inserire per motivi organizzativi.
L’accordo, dopo un incontro che si è svolto martedì 21 aprile, è stato già sottoscritto dai rappresentanti di Coop Estense, Conad, Di meglio ed Esselunga insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli e all’assessore alle Attività economiche Tommaso Rotella che nei giorni scorsi hanno incontrato anche i sindacati del settore.
“Abbiamo trovato un punto di equilibrio importante – commenta il sindaco Muzzarelli – tra le necessità degli operatori commerciali, il servizio al consumatore, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori al riposo festivo, l’esigenza della comunità a veder riconosciuto il valore di alcune festività civili e religiose che sono parte della nostra tradizione e dei nostri valori”.
La premessa del documento, infatti, sottolinea come la normativa nazionale consenta oggi “alle attività economiche, operanti nel settore del commercio al dettaglio, di organizzare il servizio di vendita al pubblico senza vincoli di orari e di giornate di chiusura”, ma è stata, appunto condivisa “la necessità di contemperare il diritto imprenditoriale alla totale libertà di azione in termini di calendario delle aperture con l’adozione di un codice comportamentale che persegua il rispetto delle principali ricorrenze civili e religiose che rappresentano, per la collettività modenese, un patrimonio culturale e civile”.
“E’ significativo – aggiunge Muzzarelli – che l’accordo sia stato sottoscritto anche dai soggetti che non avevamo partecipato nelle scorse settimane al primo incontro convocato dall’amministrazione comunale. E ora rimane aperto per accogliere ulteriori adesioni e può diventare anche un punto di riferimento per gli altri Comuni del territorio”.
L’accordo rappresenta una piattaforma di chiusure condivise sottoscritta volontariamente “in anticipazione delle proposte di legge in corso di discussione nel Parlamento”. E’ prevista la rendicontazione del rispetto del codice al Comune il quale ne promuoverà i risultati “nell’ambito delle esperienze pilota e di eccellenza delle politiche di responsabilità sociale delle imprese modenesi”.