Immaginatevi un corpo umano, con il suo metabolismo e le sue dinamiche di crescita, che si modifica e cambia in continuazione, interessato al proprio benessere permanente, risparmioso però di risorse e di energie che, anziché sperperarle, sceglie intelligentemente di accantonarle in dote alle generazioni future.

Ecco, il Progetto TRUST, acronimo di TRansition to Urban Water Services of Tomorrow, concepisce la Città e i suoi servizi idrici, come un essere vivente e con quell’obiettivo: la sostenibilità.

Il modello è stato messo a punto con la collaborazione di trenta partner appartenenti a 11 Paesi europei, impegnati a produrre innovazione e strumentazione utili ad accrescere il livello di sostenibilità dei sistemi idrici urbani in un orizzonte di breve-medio termine. Tra essi vi sono le “Città pilota” di Reggio Emilia e la parmense Langhirano.

I due siti emiliani, a parere dei ricercatori, hanno infatti una forte valenza strategica per le finalità del TRUST e sono rappresentativi sia della realtà italiana, sia di quella europea.

In particolare, la partecipazione della Città del Tricolore alla definizione del TRUST si inserisce nel solco di una collaborazione quindicennale con l’Università di Bologna, nell’ambito di diversi progetti europei dedicati a una problematica di grande significato come la gestione sostenibile della risorsa idrica.

I risultati della ricerca sono stati presentati stamani a Reggio Emilia, in una conferenza alla quale hanno sono intervenuti il presidente del Gruppo Iren, Francesco Profumo, il Prof. Vittorio Di Federico (Università di Bologna), l’Ing. Robert Bertozzi (Gruppo IREN), la Prof.ssa Rita Ugarelli (Università norvegese di Trondheim e Sintef).

Il lavoro compiuto nell’ambito del Progetto TRUST, ha commentato il Prof. Profumo, ci consegna risultati di straordinaria importanza, frutto di un impegno di altissimo valore che ha visto all’opera Università, Centri di ricerca, Enti certificatori. Il Gruppo Iren ha partecipato al Progetto mettendo a disposizione impianti e ingegneri, nella consapevolezza di poter concorrere alla produzione di una conoscenza tecnica suffragata scientificamente che ora merita di essere divulgata in modo adeguato, trasmettendo soprattutto ai giovani un “sapere” che essi possono capitalizzare in termini di crescita qualitativa. Anche questa, ha sottolineato il presidente Profumo, è cultura della responsabilità sociale: un valore che Iren intende affermare con molta convinzione.

Durante le fasi della ricerca Iren ha contribuito al processo di realizzazione di possibili scenari futuri, tra loro collegati da un unico obiettivo di lungo periodo della maggiore sostenibilità. Questo tipo di attività costituisce uno dei pilastri su cui poggia l’intero Progetto che, attraverso il confronto e la partecipazione in diversi incontri opportunamente cadenzati nel tempo, soprattutto a Reggio Emilia ha cercato di “intercettare” le esigenze reali del Servizio idrico integrato della Città e del territorio provinciale.