“Questo 25 aprile segna un passaggio significativo nell’interpretazione dell’eredità di Guglielmo Marconi: da inventore nel settore delle telecomunicazioni a figura paradigmatica di generatore di idee e imprenditore.
In tal senso, l’eredità marconiana può essere spesa in tutti i settori della società” spiega il Prof. Giovanni Emanuele Corazza, fondatore del Marconi Institute for Creativity (MIC), che interverrà dopo il saluto introduttivo del Presidente della Fondazione Marconi, Prof. Gabriele Falciasecca. Il presidente, oltre a fare gli onori di casa, terrà una relazione sul tema “prospettive per un nuovo mandato”.
Nella giornata – che si svolgerà nell’aula magna della Villa Griffone a partire dalle ore 10,45 – si avranno tre momenti principali e rappresentativi delle attività recenti del MIC. Come prima occasione, l’intervento di Francesco Montanari di Datalogic, leader mondiale nel settore della tecnologia per l’ identificazione automatica, dell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione a livello industriale, dimostra l’applicabilità delle metodologie del pensiero creativo nel campo dell’alta tecnologia. Seguirà la premiazione di tre idee progettuali dei giovani liceali che hanno preso parte all’iniziativa Ideando@Fermi con la collaborazione di ProSpera, prova di come sia possibile estrarre spirito imprenditoriale dalle nuove generazioni. L’evento conclusivo è poi dedicato al Premio Marconi alla creatività, che celebra ogni anno creativi, artisti e inventori delle più diverse discipline, cercando di valorizzare coloro le cui creazioni più di altre hanno avuto un impatto sulla quotidianità di tutti noi.
Da oltre 25 anni la Fondazione Marconi ha avviato iniziative con l’obiettivo di indagare il rapporto tra arte, scienza e industria creativa. Inizialmente con il Premio Internazionale di Pittura Scultura e Arte elettronica, istituito in collaborazione con il Circolo Artistico di Bologna, attraverso il quale la Fondazione ha premiato artisti di fama mondiale come Max Bill, Pirro Cuniberti, Bruno Munari, Emilio Vedova, Lucio Saffaro, Giò Pomodoro solo per citarne alcuni. Oggi, partendo dalla constatazione che la creatività è una competenza quanto mai multidisciplinare, la Fondazione Marconi ed il Marconi Institute for Creativity hanno dato vita al Premio Marconi per la Creatività, che raccoglie l’eredità del precedente riconoscimento allargandone l’attenzione anche ad ambiti non squisitamente artistici. Promotori del prestigioso riconoscimento sono anche Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Rotary Club – Distretto 2072; autore della targa premio è lo scultore Guido Vanni.
Il Premio è stato istituito nell’anno 2014. Il primo vincitore è stato Leonardo Chiariglione, inventore degli standard di compressione MP3 e MPEG.
Quest’anno il premio sarà conferito a Massimo Iosa Ghini come riconoscimento delle capacità ideative che lo hanno portato ad essere un designer ed architetto di fama mondiale. A partire dal movimento del Bolidismo da lui fondato, la sua impronta creativa viene riconosciuta come fondamentale elemento innovatore attraverso diverse discipline, dal design del prodotto alla progettazione di architetture pubbliche e private. Il premio sarà consegnato in partnership con il Rotary Club, che da sempre ricorda con orgoglio uno dei suoi più celebri membri, proprio Guglielmo Marconi, e grazie al sostegno dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.