Quindici ragazzi dai 14 ai 18 anni, un giovane musicista e compositore, la regia di Enrico Lombardi e Fadia Bassmaji e la produzione di Quinta Parete. Questo, in sintesi, lo spettacolo LIBERI DI R/ESISTERE, realizzato in collaborazione con i Comuni di Casalgrande, Scandiano, Rubiera, Castellarano, Viano e Sassuolo.
Un progetto che nasce da “Chiamata alle arti”, laboratorio gratuito in cui i ragazzi si sono messi in gioco sul tema della Resistenza, in occasione del settantesimo anno della Liberazione dal regime fascista. L’idea è quella di un’opera collettiva, fatta dai ragazzi, sui pensieri dei ragazzi, in memoria di un passato che diventa più attuale che mai. Un progetto che possa avvicinare i giovani alla storia, intesa come strumento di esperienza.
Tutto parte da una domanda: cosa significa parlare di Resistenza oggi? Cosa significa farlo con ragazzi che si trovano ogni giorno a combattere per affermare non solo la propria identità di quasi adulti, ma soprattutto il diritto alla speranza, ai sogni e al futuro? Per rispondere Quinta Parete e gli stessi ragazzi si sono avvalsi della forma espressiva che più amano, il teatro.
Si sono lasciati contagiare da scritti partigiani, lettere di giovani eroi che prima di morire erano adolescenti innamorati, scanzonati, impauriti, pronti a rinunciare a tutto pur di diventare adulti, essere integrati nel mondo dei grandi, impararne le regole e insegnarle a propria volta.
Si sono lasciati incantare dalla voce di Pasolini che, in numerosi filmati, racconta il proprio punto di vista sui giovani e sulla libertà, una libertà sottile, terrorizzante, che viene preferita all’omologazione. Hanno parlato di sogni, ideali, doveri, dell’Italia, di ciò che amano. Hanno scritto tante riflessioni, parole, emozioni. Hanno cercato di vedersi con gli occhi degli adulti. Si sono chiesti quanta libertà vogliono e a cosa possono rinunciare per essere “grandi”.
Poi si sono accorti che diventare “grandi” significa scegliere di essere se stessi, ma credendo in un’idea, in un sogno, che non toglie all’individuo la propria unicità, ma l’afferma, riempiendola di emozioni, fragilità e differenze. Hanno capito che ognuno dei partigiani che settanta anni fa decise di dedicare la propria vita a una speranza o a una lotta comune è prima di tutto un uomo che in ogni istante, pur sentendosi nel giusto, ha lottato con se stesso per non cedere alle altrui credenze e rimanere fedele alla propria.
LIBERI DI R/ESISTERE è una tragedia, un sogno crudele che sa di pop music, di colori sgargianti e luci al led, sa di cose che ci circondano e inibiscono, ma sono nostre e ci rappresentano. Da anni Quinta Parete lavora sul territorio attraverso lo strumento del teatro per entrare nella vita dei cittadini dalla porta delle emozioni, per costruire una coscienza critica. Con questo spettacolo ha voluto unire Istituzioni e cittadini in un progetto educativo, prima ancora che commemorativo. Fare nostra la memoria significa attraversarla, rifletterla, condividerla, anche metterla in discussione. Il nostro territorio pregno di valori che arrivano dalla cultura partigiana ha bisogno di giovani che prima di tutto ritrovino lo spazio per sognare.
Le rappresentazioni dello spettacolo sono a ingresso gratuito. Il debutto si svolgerà sabato 25 aprile alle ore 21 al Teatro De Andrè di Casalgrande. A seguire, domenica 26 aprile alle ore 15.30, quello al Teatro Herberia di Rubiera. Altre repliche avranno luogo a Scandiano, Castellarano, Viano e Sassuolo.