L’Assessore regionale a lavoro e politiche europee Patrizio Bianchi ha risposto in Aula all’interrogazione presentata dai Consiglieri del Gruppo del Partito Democratico sulla vicenda dei “contratti rumeni”.
La Cgil di Modena aveva denunciato l’attività dell’agenzia interinale “Work Support Agency” che offriva in Italia assunzioni di lavoratori interinali con contratto rumeno assicurando flessibilità e prezzi stracciati data l’assenza di obblighi contributivi (quali i versamenti Inail e Inps e la corresponsione di tredicesima e/o quattordicesima).
Dopo che il Ministero del Lavoro aveva assicurato la volontà di una maggiore vigilanza per contrastare il fenomeno, anche la Regione Emilia-Romagna ha sollecitato l’intervento dell’Ispettorato del lavoro. Ricordando che la normativa italiana, così come la Direttiva UE Bolkestein, escludono dal principio del paese d’origine tutte le tutele fondamentali dei diritti dei lavoratori, l’Assessore Bianchi conferma come il “Patto per il lavoro” che vede all’opera Regione e parti sociali, considera tra i suoi punti qualificanti la legalità del mercato del lavoro e le regole sulla correttezza dei rapporti di lavoro e la sicurezza di lavoratori.
Soddisfazione da parte dei Consiglieri dem di Modena Luciana Serri e Luca Sabattini che sottolineano come sia “necessario prestare massima attenzione a fenomeni come questo, che rischiano di aggravare le condizioni del lavoro nella nostra Regione, già fortemente provata dalla lunga crisi da cui con grande fatica stiamo tentando di uscire”. “E’ gravissimo anche –commentano Serri e Sabattini– che annunci come quello della “Work Support Agency” richiamino situazioni in contrasto con la disciplina normativa ed enfatizzino come positive condizioni di svantaggio dei lavoratori”.