GianCarlo-MuzzarelliModena scioglie Hsst, la holding a cui gli enti locali modenesi hanno conferito le loro azioni di Hera spa, ma non viene meno il legame tra i Comuni per contribuire a garantire il controllo pubblico della multiutility nell’ambito del nuovo Patto che verrà sottoscritto per il triennio luglio 2015 e giugno 2018. Si tratta della conferma di un sindacato di blocco che, grazie all’introduzione del voto maggiorato, consentirà di mantenere il controllo pubblico della società anche permettendo ai Comuni di ridurre la loro quota di azioni “bloccate” che potrà scendere complessivamente, e in maniera progressiva nel triennio, fino al 38,5 per cento, corrispondenti a 572 milioni 886 mila e 930 azioni.

Sono i contenuti principali della delibera presentata oggi, martedì 8 aprile, dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli alla commissione consiliare Risorse in vista della presentazione in Consiglio comunale della prossima settimana e dell’assemblea dei soci di Hera in programma mercoledì 28 aprile. Alla seduta della commissione ha partecipato anche il vice presidente di Hera spa Giovanni Basile.

Nel quadro delineato dal nuovo Patto che consentirà di mantenere il controllo della società da parte dei soci pubblici, con lo scioglimento di Hsst, dovuto alle disposizioni della legge di stabilità, lo strumento per far “pesare” le azioni modenesi negli assetti di Hera spa e per garantire la condivisione delle strategie, disciplinando il voto in sede di Comitato del Patto, diventa il Contratto di sindacato tra i Comuni modenesi nell’ambito del quale saranno designati anche due componenti della lista di maggioranza per la nomina del consiglio di amministrazione di Hera spa. Il Contratto modenese servirà anche a determinare i piani di vendita delle azioni Hera non “bloccate”, sulla base della modalità previste dal Patto che prevede l’impegno dei soci pubblici a vendere le azioni in modo ordinato “onde consentire un regolare svolgimento delle negoziazioni”, coordinandosi in modo preventivo con il Comitato del Patto.

Con il nuovo Patto si prevede il “blocco” dal 1 luglio 2015 fino alla fine dell’anno di un numero di azioni che corrisponde al 48,8 per cento del capitale sociale di Hera; dal 1 gennaio 2016 e fino a quando verrà attribuito il voto maggiorato le azioni “bloccate” dovranno garantire il 45,1 per cento; nel periodo successivo, fino alla scadenza del Patto nel giugno 2018, le azioni “bloccate” potranno scendere al 38,5 per cento.

L’introduzione del voto maggiorato, consentito solo recentemente dalla normativa, rappresenta la principale modifica allo statuto della società in programma nell’assemblea di Hera spa del 28 aprile. La nuovo disciplina consente di premiare gli azionisti di lungo periodo e di favorire la stabilità della compagine azionaria.

La proposta che sarà presentata in assemblea prevede l’attribuzione di due voti per ogni azione per gli azionisti di lungo periodo in riferimento a materie specifiche: le decisioni dell’assemblea dei soci per la nomina e la revoca dei membri del cda e del collegio sindacale, oltre che per la modifica degli articoli dello Statuto che riguardano il voto maggiorato. Previsto anche il rafforzamento del diritto di rappresentanza delle minoranze aumentando da tre a quattro i loro componenti del cda che, quindi, passa da 14 a 15 membri complessivi.

Per usufruire del voto maggiorato, gli azionisti di lungo periodo devono iscrivere le proprie azioni in un elenco speciale conservandone la titolarità per almeno 24 mesi.

MUZZARELLI: “PRESENZA DI MODENA RIMANE FORTE”

Il sindaco in commissione: “Non venderemo più di 11 milioni di azioni”

“Il nuovo Patto continuerà a garantire il controllo pubblico di Hera e, grazie alle modifiche allo statuto, lo potremo fare anche scendendo sotto alla quota simbolica del 50 per cento senza esporre la società al rischio di ‘scalate’, possibili invece in assenza del Patto E la presenza di Modena rimarrà forte”. Lo ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli illustrando alla commissione consiliare Risorse la delibera con la quale si prevedono le modifiche allo statuto, si definiscono i contenuti del nuovo Patto triennale e si stabilisce che, con lo scioglimento di Hsst, gli enti locali modenesi rimarranno uniti nelle scelte strategiche grazie a un Contratto di sindacato.

“Una sorta di Patto nel Patto – ha spiegato il sindaco – con il quale stabiliremo insieme anche le strategie per le eventuali vendite di azioni non sottoposte al blocco. Una vendita utile a sostenere gli investimenti anche perché la legge finanziaria esclude quelle risorse dai vincoli del patto di stabilità. Per Modena però l’impegno è mantenere una presenza forte in Hera e il Comune  – ha annunciato Muzzarelli – non ha intenzione di vendere un numero di azioni superiore a quello che si sblocca della prima fase, cioè circa 11 milioni di azioni se aderiscono al Contratto di sindacato tutti i Comuni che oggi fanno parte di Hsst”.

Il sindaco ha sottolineato, inoltre, come “anche volendo mantenere la quota del 51 per cento, oggi, dopo che alcuni Comuni sono usciti dal Patto generale, non ci sarebbero più le azioni sufficienti da vincolare, quindi meglio una scelta di responsabilità che garantisce l’equilibrio di bilancio e tiene conto anche degli investimenti per 118 milioni (23 dei quali già nel 2015) che Hera ha in programma nel nostro territorio creando lavoro anche per oltre 300 aziende”.