Gimignano-Pienza-GalganoMedioevo e Rinascimento a confronto. Sono aperte le prenotazioni per il viaggio di sabato 25 e domenica 26 aprile a San Gimignano, Pienza e San Galgano in Toscana. La quota di partecipazione di  € 220,00 a persona comprende
viaggio andata e ritorno in pullman, visite guidate, biglietti d’ingresso ai musei, cena e pernottamento.

 

SAN GIMIGNANO – La turrita città medievale
Visitare San Gimignano significa immergersi completamente nell’atmosfera di un borgo trecentesco; il suo aspetto infatti è rimasto per lo più intatto e la città rappresenta ancor oggi uno dei migliori esempi europei di organizzazione urbana dell’età comunale.
Il tratto caratteristico di questo paese – che qualsiasi turista coglie anche in lontananza – sono le spettacolari e inconfondibili torri che dominano il paesaggio, ognuna delle quali ha una propria storia da raccontare.
Il paese visse fino alla metà del Trecento una stagione di ricchezza economica e artistica, grazie anche ai mercanti e ai pellegrini che percorrevano la via Francigena. La via attraversava questo splendido borgo e ancora oggi lo divide in due parti.
È questo il periodo durante il quale le maggiori famiglie cittadine si sfidano costruendo la torre più alta per dimostrare chi ha più potere.
Esclusa da questa gara la Torre comunale, detta la Rognosa, che per decreto municipale doveva rimanere la più elevata. Intorno al 1300 le torri che svettavano erano più di 70, pari al numero delle famiglie benestanti del suo territorio, mentre oggi se ne contano soltanto tredici.
Sempre in questo stesso periodo si avviò un processo di rinnovamento architettonico che vide oltre all’ampliamento delle mura, la nascita di numerosi palazzi, chiese e conventi, arricchiti da illustri opere d’arte, attorno a Piazza della Cisterna e a piazza del Duomo.
A San Gimignano, arrivano a lavorare grandi artisti, come i protagonisti della scuola senese, tra questi Simone Martini, Lippo Memmi e Puccio Taddeo di Bartolo che resero la città quello scrigno d’arte che ancora oggi appare a chi la visita.
Spettacolari architetture religiose, civili e militari all’interno di un paesaggio magnifico e di una terra che offre prodotti pregiati come lo zafferano e la Vernaccia, questa è San Gimignano oggi, testimonianza di una delle fasi più importanti della storia umana e luogo in cui assaporare i piaceri della vita.

 

PIENZA  – La medievale  Corsignano  trasformata da papa Pio II  Piccolomini nella  città  “ideale” rinascimentale che porta il suo nome

La città fino al 1462 altro non era che un piccolo borgo di nome Corsignano.
L’evento che ne cambiò le sorti fu la nascita nel 1405 di Enea Silvio Piccolomini che 53 anni dopo divenne Papa Pio II.
Proprio un viaggio del pontefice verso Mantova lo portò ad attraversare il luogo di nascita e il degrado che trovò lo portò a decidere la costruzione sopra l’antico borgo, affidandone il progetto all’architetto Bernardo Rossellino: costruzione che durò circa quattro anni e portò alla luce una cittadina armoniosa e con forme tipicamente quattrocentesche. La morte prematura di papa Pio II chiuse anche la storia della nuova città che da allora ha subito limitate modifiche.
Per la bellezza del suo centro storico rinascimentale nel 1996 Pienza è entrata a far parte dei Patrimoni naturali, artistici, culturali dell’UNESCO, seguita poi nel 2004 dalla stessa zona valliva in cui sorge: la Val d’Orcia.

Si visiterà inoltre

L’ABBAZIA DI SAN GALGANO – La suggestiva chiesa gotica priva di copertura

La costruzione dell’Abbazia Cistercense di San Galgano (72 metri di lunghezza per una larghezza di 21) ebbe inizio nel 1218 e si concluse quasi un secolo dopo. Prima venne completata la parte religiosa e poi il gigantesco complesso monastico.
Dopo tre secoli di splendore, iniziò una lenta decadenza che giunta a ridurla al grandioso rudere dei nostri giorni.
L’Abbazia, infatti, fu abbandonata dai Monaci dopo la terribile peste del 1538, che li aveva decimati.
Priva di custodia, fu depredata degli arredi e delle attrezzature, poi ridotta a cava di materiali edili, rifornendo gli abitanti della zona di pietre e mattoni.
Ad accelerarne la distruzione, tuttavia, furono in particolare la vendita delle lastre di piombo della copertura
e un improvvido fulmine che fece definitivamente crollare il tetto.

Cena, pernottamento e prima colazione a pochi passi dal grazioso borgo di SAN QUIRICO D’ORCIA presso l’Hotel Palazzuolo.

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Per informazioni e per la prenotazione obbligatoria, entro e non oltre venerdì 17 aprile 2015, Danira Guidetti Calabrese  348 5495475

P A R T E N Z E: da Sassuolo, piazzale Risorgimento, ore 6.15  – da Modena, piazzale della Motorizzazione Civile, ore 6.30. Le visite guidate saranno condotte da Luca Silingardi, storico dell’arte.

Gli acconti e i saldi delle quote di partecipazione  saranno ritirati ogni venerdì presso la sede di Forum UTE,
in piazzale Risorgimento 52 a Sassuolo, dalle ore 17.30 alle ore 19,  secondo le modalità e le scadenze che saranno comunicate al momento della prenotazione telefonica.
Coloro che fossero impossibiliti a raggiungere la sede,  possono procedere al versamento degli acconti e dei saldi, secondo le medesime modalità e scadenze,  a mezzo di bonifico bancario sul conto corrente 1151036
presso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Sassuolo Sede, intestato a Forum UTE – IBAN: IT 17 F 05387 67010 000001151036.