Serata di sport ieri sera al Cavallino di Maranello per la conviviale del Rotary Club di Sassuolo. Ospite d’eccezione l’ex pallavolista Campione del Mondo e icona della Panini Modena Andrea Lucchetta. Intervisto dal noto giornalista sportivo Leo Turrini, Lucchetta ha ripercorso i successi della “generazione di fenomeni” che negli anni Novanta vinse tutto quello che si poteva vincere. Come ha ricordato il Presidente del club Corrado Lavini, nel 1982 Lucchetta inizia la sua epserienza modenese alla Panini Modena dove giocherà per ben 9 stagioni fino al 1990. In questi anni vince 4 Scudetti, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle coppe, 3 coppe CEV e 3 Coppe Italia. La sua esperienza con la nazionale italiana conta ben 292 presenze, con un campionato del mondo vinto nel 1990 (dove viene premiato come miglior giocatore), e ben 3 World League consecutive nel 1990, 1991 e 1992. La squadra venne anche premiata dalla Federazione Internazionale come Nazionale del Secolo. A fine carriera si è cimentato in varie attività, tra cui quella giornalistica (ora è commentatore Rai per il Volley) ma soprattuto in favore dei bambini, vera risorsa del futuro della pallavolo in Italia.
“Il talento? va comunque coltivato con l’allenamento e l’impegno – sostiene Lucchetta – altrimenti non si ottiene nulla. Gran parte del merito di quei successi è del mister Julio Velasco, che ha saputo amalgamare una squadra di campioni e renderli una vera squadra”. Il look? “Ho sempre amato l’originalità – afferma Lucchetta – e il mio taglio di capelli ne è il segno tangibile. Essendo il capitano della squadra – ha rivelato Lucchetta – il taglio voleva essere la prosecuzione del saluto militare, quando con la mano destra sopra l’occhio si saluta il Capitano”.