Finale ospita domani, mercoledì 25 febbraio, il convegno sull’espansione della ‘ndrangheta, organizzato dall’associazione della Polizia Locale Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il S.U.L.P.L. (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) e con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
L’appuntamento è nella Sala Consiliare del MAF di viale della Rinascita a Finale Emilia dalle 9,00 alle 13,00.
Sarà un importante momento di confronto sull’espansione della mafia in Regione e sull’infiltrazione nelle nostre Comunità. Relatori dell’incontro saranno: il Procuratore Aggiunto della DDA di Catanzaro VINCENZO LUBERTO, il giornalista ARCANGELO BADOLATI caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”, il Comandante della Polizia Locale di Palmi FRANSCESCO MANAGO’, il Coordinatore regionale SULPL vice Comandante dell’Unione dei Comuni di Sant’Agata D’Esaro (CS) GIUSEPPE BONFIGLIO. Moderatore della giornata, il Dirigente dell’Ufficio Sicurezza della Regione Emilia-Romagna, GIANLUCA ALBERTAZZI.
Aprirà i lavori il Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli.
All’evento sono invitati tutti i Sindaci della Regione EMILIA-ROMAGNA, i Comandanti e gli Operatori di Polizia Locale nonché i Funzionari/Dirigenti dei Servizi Pubblici relativi ai Contratti/Appalti e all’Edilizia degli Enti Locali.
“Dopo la manifestazione che abbiamo tenuto a Brescello per dire ‘NO!’ ad ogni tipo e forma di mafia – dice il vice segretario dell’associazione Polizia Locale Emilia-Romagna Elisa Fancinelli – si è deciso di programmare questo evento, anche alla luce degli ultimi episodi accaduti in Regione, al quale interverranno personalità impegnate costantemente nella lotta alla ‘ndrangheta, che potranno spiegarci come questo fenomeno abbia trovato terreno fertile, e quindi espansione, nel Nord d’Italia e come sviluppa la sua capacità di infiltrazione nella politica e nella Pubblica Amministrazione”.
La giornata tecnico-operativa ha lo scopo, quindi, di fornire strumenti utili a quanti hanno un ruolo decisionale, di vigilanza e controllo nella pubblica amministrazione locale: i politici, la polizia locale e i funzionari comunali, indicando quali sono gli strumenti per riconoscere i segnali delle infiltrazioni mafiose e quali controlli preventivi e successivi da adottare.