I Carabinieri della Stazione di Bentivoglio, unitamente ai militari dell’Arma del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molinella, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un 30enne di Bentivoglio, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una ragazza con cui si era invaghito. Il provvedimento, emesso dal dott. Bruno Perla, Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bologna, deriva da una serie di condotte reiterate che l’indagato aveva messo in atto da diverso tempo nei confronti della vittima, come la pubblicazione sul web di messaggi ingiuriosi, appostamenti notturni presso la sua abitazione, pedinamenti, recapito di bigliettini dal contenuto offensivo, scritte sui muri del vicinato e peggio ancora, come nei film drammatici con epilogo tragico, il soggetto le aveva manomesso l’impianto frenante dell’auto. L’aspetto più preoccupante della vicenda è che il 30enne era stato arrestato nel 2013 dai Carabinieri per atti persecutori nei confronti della stessa vittima e dopo aver trascorso un periodo agli arresti domiciliari, era stato condannato a gennaio 2014 a 8 mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione della pena. Ma è stato tutto inutile, perché il desiderio di avere quella donna lo ha spinto ad intraprendere di nuovo una serie di abitudini morbose, senza curarsi delle conseguenze penali che aveva già avuto e che poteva ancora avere.