Il trasferimento di altre due scuole può contribuire ad un miglior dimensionamento della Fondazione, non tanto e non solo nell’ottica di razionalizzare costi e servizi, ma soprattutto in relazione al ruolo che Cresci@mo svolge nell’ambito del complesso sistema scolastico modenese. “Un sistema di eccellenze riconosciuto anche all’esterno – afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – che deve tenere l’ago della bussola puntato alla qualità. E la Fondazione ci garantisce questo, perché è un soggetto di tipo pubblico, di cui il Comune mantiene il pieno controllo e il coordinamento, e di cui abbiamo verificato l’alto indice di gradimento da parte di famiglie e insegnanti. Cresci@mo inoltre ha già consentito di assumere a tempo indeterminato 26 insegnanti che erano stati a lungo precari”.
“Capiamo le sofferenze – continua il sindaco – di cui si fanno portavoce le rappresentanze sindacali, ma dobbiamo guardare ai nostri figli, ai genitori, alla qualità dell’insegnamento e alla comunità intera, prendendo atto della necessità dell’equilibrio dei costi. La Fondazione è un obiettivo di carattere politico del nostro programma perché continuare a migliorare la qualità complessiva del nostro sistema formativo e scolastico e creare occupazione stabile e di qualità sono le sfide che ci poniamo”.
Attualmente le scuole d’infanzia in Fondazione sono cinque per complessivi 395 bambini; mentre le 17 scuole comunali sono frequentate da 1348 bambini; i restanti 3103 bimbi (sono in tutto 4846 i piccoli tra i 3 e i 6 anni a Modena) frequentano scuole statali, convenzionate o private.
“Con i docenti e i genitori dei bambini delle due scuole interessate al trasferimento che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale – aggiunge l’assessore all’Istruzione Gianpietro Cavazza – sarà avviato un confronto. Ai primi di agosto saranno contattati dal servizio scuole del Comune e, come è accaduto nei precedenti trasferimenti, alle insegnanti di ruolo dei bambini delle classi di 4 e 5 anni sarà data la possibilità di rimanere in comando nella Fondazione per garantire la continuità didattica. Ai nuovi insegnanti assunti a tempo indeterminato, la Fondazione applica il contratto nazionale scuola Aninsei del settore privato, reso paragonabile a quello comunale anche per quanto riguarda i livelli retributivi, la formazione e gli aspetti gestionali attraverso un significativo accordo integrativo aziendale”.