“Dopo esserci battuti per il mantenimento della linea e per la soluzione delle più grosse criticità sul fronte dell’affidabilità del servizio, e sui servizi all’utenza, compreso l’avere ottenuto l’installazione delle macchine obliteratrici alla stazione e la ristrutturazione della stazione stessa, siamo finalmente giunti alla fase due, quella legata al rilancio della linea in un ottica di metropolitana leggera. In questi giorni abbiamo visionato gli studi di prefattibilità, elaborati su proposta dell’Assessore del Comune di Modena Giacobazzi e della Camera di commercio di Modena, su tre distinte ipotesi progettuali riguardanti rispettivamente una metropolitana leggera, una metrotranvia ed un sistema di trasporto su gomma ma su percorso dedicato.
Al di la delle scelte e della valutazione sulla fattibilità che seguiranno sulla base della complessità e dei costi degli interventi siamo comunque soddisfatti perchè i punti fermi per il rilancio e per il futuro della linea che abbiamo sempre sostenuto nelle sedi istituzionali sono confermati e sono: il mantenimento di un percorso dedicato capace di collegare Sassuolo ed il distretto ceramico con i due principali ospedali della provincia e con la rete ferroviaria nazionale ed il superamento degli attraversamenti stradali oggi delimitati dai passaggi a livello. Si tratta di progetti che proiettano la linea nel futuro, che la renderebbero più veloce nei tempi di percorrenza ma più capillare nel numero di fermate, e che consentirebbero di partecipare ai bandi per finanziamenti pubblici a tutti i livelli, dal livello regionale al livello europeo.
E’ chiaro che il rilancio della linea dovrà necessariamente inserirsi in una logica distrettuale e dovrà vedere il coinvolgimento di tutte le realtà territoriali interessate dal passaggio della tratta anche e soprattutto nella fase di strutturazione di un piano integrato della mobilità, riguardante parcheggi scambiatori ed integrazione con il trasporto su gomma.
Si tratta di una sfida impegnativa ma necessaria per garantire a Sassuolo ed al distretto una mobilità sostenibile capace di supportare le esigenze non solo di lavoratori e studenti ma anche del turismo culturale e termale che troverebbe nel collegamento veloce e diretto con Modena uno strumento di sviluppo. Questa è la direzione che da Sassuolo continueremo a perseguire, se saremo confermati al governo della città”.