“Continua – denuncia Fp/Cgil Modena in una nota – il reclutamento di personale interinale addetto all’assistenza di base (OSS) all’ospedale di Carpi, invece di selezioni tramite graduatoria. In particolare, la nuova unità operativa di Medicina d’Urgenza aperta la scorsa settimana, rischia di partire con buona parte del personale assistenziale (OSS) non direttamente dipendente dall’Azienda Ausl”.

“Riteniamo profondamente sbagliata la scelta di utilizzare lo strumento dell’agenzia interinale per reclutare personale – afferma Anna Paragliola responsabile Sanità Funzione Pubblica/Cgil Modena -. “Il ricorso agli interinali – prosegue Paragliola – è la conseguenza del fatto che da anni l’Azienda non fa concorsi e non seleziona nuove professionalità da poter inserire nei propri organici, seppur a tempo determinato, visto il parziale blocco del turn over”.

“Non siamo certo contro le Agenzie Interinali per scelta ideologica – aggiunge la sindacalista della FP/Cgil – ma riteniamo che non sia garantito il giusto percorso di formazione e selezione del personale, necessario per continuare ad erogare servizi di qualità”.

Lo scenario da affrontare è dunque non solo l’aumento del personale precario che continua ad essere essenziale per i servizi in essere, ma l’aumento del personale interinale non solo per coprire brevi assenze, ma anche per aprire nuovi servizi e questo, se pur previsto dalle normative, non ha visto nessun confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, che da tempo denunciano l’assenza di un politica di reclutamento delle risorse umane da parte dell’Azienda Ausl di Modena.

“Crediamo che non si possono avere più tentennamenti – dichiara la sindacalista – le scelte di integrazione dei servizi amministrativi, in particolare del Servizio Personale delle due Aziende Sanitarie modenesi (Ausl e Policlinico) non sono più rinviabili. E’ necessario costruire un progetto volto a migliorare le condizioni di lavoro per gli stessi dipendenti del Servizio e per i colleghi a cui devono rispondere”.

“Le due Aziende sanitarie – Ausl e il Policlinico di Modena – che insieme arrivano a quasi 9.000 dipendenti hanno bisogno di servizi di supporto efficienti che possano mettere a disposizioni strumenti appropriati a coloro che devono organizzare ed erogare i servizi ai cittadini – conclude la nota -.