modena-biciclettaL’amministrazione modenese non conosce il linguaggio della democrazia partecipata. A fronte di altri 27 mesi per rimettere parzialmente mano al percorso ciclabile di via Giardini, chiesto da tempo dalla città e nato con le migliori intenzioni ma disatteso nelle specifiche progettuali, ci chiediamo il perché di tutta questa fretta da parte dell’amministrazione.

-Di certo c’è la volontà di realizzare l’intervento entro la data delle elezioni amministrative della primavera prossima nel tentativo di ridurre gli effetti elettorali negativi legati alla costruzione del Novi Park e al conseguente piano sosta, che ha indebitato i cittadini modenesi per i futuri 40 anni.

-Di certo non era preparata al crescente desiderio dei singoli e delle associazioni competenti di partecipare alla stesura del progetto della pista ciclabile che poteva iniziare già dal 29 Aprile scorso, ma ciò è stato impedito ai modenesi.

Il movimento 5 stelle sostiene che le modifiche richieste dagli utenti sono concrete e attuabili:

– Separazione del percorso ciclabile da quello pedonale, al fine di consentire maggiore scorrevolezza e maggiore sicurezza ad entrambi.

– Proseguimento della ciclabile mantenendo il percorso su linea continua dopo il semaforo di via della pace evitando ai ciclisti l’attravesamento di via Giardini.

Ciò senza produrre alcuna perdita di posti per auto in sosta né la soppressione di una corsia stradale, né lo spostamento della linea filoviaria, senza rischiare ulteriori costi aggiuntivi.

Le attività dei commercianti, diversamente da quanto sostenuto recentemente da Confesercenti, potrebbero beneficiare di un considerevole aumento del numero di potenziali clienti, misto fra pedoni e ciclisti.

Al contrario la creazione di una ciclabile spezzata che non incontra i favori degli utenti vanificherebbe gli sforzi economici e progettuali, non porterebbe a nessun incremento dell’utilizzo delle biciclette quindi nessuna diminuzione del traffico automobilistico e di conseguenza nessun miglioramento della qualità dell’aria che rappresenta lo scopo finale del bando e del finanziamento regionale.

I modenesi hanno già subito senza potere proferire parola, la costruzione di un mega parcheggio inutile, con le nefaste conseguenze economiche che tutti ci siamo accollati .

L’ente pubblico ha il dovere di investire le poche risorse a disposizione in modo oculato e per farlo non vi è nulla di più sensato che accogliere le proposte dei cittadini.

 

(Cittadini del Movimento 5 Stelle di Modena)