Corrisponde al vero che Iren, come indicato dal Comune e dalla Provincia di Reggio Emilia, nel 2014 dimezzerà le quantità di sfalci e potature trattate a Mancasale. Questo per risolvere i problemi di odore registrati nella zona e dovuti alla crescita del materiale trattato, che grazie alla raccolta differenziata del verde è aumentato di ben quattro volte. Ma il progetto di Novellara non viene affatto abbandonato: lo realizzerà Sabar e non spetta ad Iren progettare ed attivare questo nuovo impianto, che vogliamo sia operativo dal 2015. Da questo, probabilmente, il fraintendimento che ha generato il servizio andato in onda ieri su TgReggio: non è Iren a dover fare questo investimento.

L’attività di trattamento degli sfalci e delle potature per il bacino provinciale al fine di produrre compost di origine vegetale di qualità per l’agricoltura verrà realizzata da Sabar nella sua area, non per spostare un problema, ma per risolverlo. Sarà infatti adottata una tecnologia già sperimentata che consente di non avere i problemi di odori registrati a Mancasale e, soprattutto, le quantità saranno concepite nella misura dello stretto necessario per il nostro territorio e discusse con i consigli comunali coinvolti e con la cittadinanza. Il tutto alla luce del sole.

Un impianto di compostaggio del verde al territorio reggiano serve. Questo materiale, in altri territori, viene essiccato e bruciato. Soluzione che per noi, anche a causa delle emissioni generate da un simile procedimento, è da scartare. La Provincia di Reggio Emilia ed i Comuni reggiani hanno quindi scelto di riutilizzare gli sfalci e le potature per realizzare compost e Sabar sarà l’azienda che dovrà realizzarlo.

(Mirko Tutino, Assessore provinciale all’Ambiente)