In difficoltà economiche è stato accolto in casa dall’amico: un gesto di solidarietà pagato a caro prezzo! L’ospite infatti, trovato il pin, in più circostanze si è impossessato del bancomat dell’amico effettuando vari prelievi avendo cura di ricollocare il bancomat nel portafoglio al termine di ogni operazione. Quando l’amico che l’ospitava dall’esame dell’estratto conto ha notato indebiti prelievi nella convinzione che gli avessero clonato il bancomat ha sporto denuncia ai carabinieri di Bibbiano. Avrebbe certamente preferito sentirsi dire che il bancomat era stato clonato e non scoprire direttamente dai Carabinieri di Bibbiano che il responsabile dell’alleggerimento del conto era l’amico che ospitava. Una vicenda di cronaca verificatasi a Bibbiano, nel reggiano, portata alla luce dai Carabinieri della locale Stazione che hanno individuato nell’ospite il responsabile di tutti prelievi fraudolenti effettuati nello sportello di una banca del paese.
Con l’accusa di indebito utilizzo di carta bancomat i Carabinieri di Bibbiano hanno denunciato alla Procura della Repubblica una 35enne partenopeo. Nei giorni scorsi la vittima si presentava ai carabinieri di Bibbiano con l’intenzione di sporgere denuncia per la clonazione del su bancomat. In particolare l’uomo riferiva che da un controllo dell’estratto conto si avvedeva di alcune operazioni effettuate tra il 13 ed il 17 settembre scorsi dove venivano prelevati a più riprese complessivi 500 euro. Scongiurata la clonazione, giacché i soldi erano stati prelevati materialmente da un bancomat, le indagini dei carabinieri si spostavano verso la banca oggetto delle illecite transazioni e dove i carabinieri acquisivano le immagini del sistema di videosorveglianza della banca. L’analisi dei video che ritraevano la persona che aveva effettuato, nei giorni ed orari precisati dalla lista dei movimenti, gli indebiti prelievi portavano alla luce un’amara verità. L’autore era l’amico della vittima. E’ quando il derubato è stato chiamato per essere partecipato delle risultanze investigative l’indagato vistosi scoperto ammetteva le proprie responsabilità scusandosi con l’amico.