Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Modena hanno tratto in arresto in flagranza di reato, con l’accusa di furto con scasso in concorso, una banda di tre persone, composta dal 43enne A.F., originario del beneventano e residente a Modena, nullafacente e pregiudicato, dal 38enne V.D.S., originario del salernitano, residente a San Cesario sul Panaro, anch’egli nullafacente e pregiudicato, e dal 52enne N.T., operaio moldavo residente a Modena, regolare ed incensurato. Erano circa le 06:00, quando una pattuglia Radiomobile, perlustrando il centro cittadino, ha sorpreso i tre, nascosti tra la vegetazione del parco Sandro Pertini, all’atto in cui si stavano spartendo vari attrezzi da lavoro, principalmente per idraulica.
Inutile il tentativo di fuga appiedata per sfuggire ai militari dell’Arma, che li hanno prontamente inseguiti, bloccati e condotti in caserma. Poi sono scattate le indagini per risalire all’origine degli oggetti rinvenuti, che, considerato il comportamento dei fermati, era apparsa subito di sospetta natura illecita. Ed in effetti, dopo alcune ricerche, i militari hanno individuato il luogo da cui provenivano gli attrezzi, e cioè un garage di pertinenza di un condominio in via Adolfo Venturi, che era stato oggetto di una razzia, previa manomissione e forzatura del sistema di apertura automatica della saracinesca. Individuata anche l’abitazione del proprietario, lì residente ed ancora ignaro del delitto subito, i Carabinieri lo hanno contattato ed invitato a constatare il furto e gli ammanchi. L’uomo, un idraulico modenese, già attonito per l’insolita visita dei Carabinieri alle 07:00 di domenica mattina, è rimasto ancor più meravigliato quando ha scoperto di essere stato vittima di un furto, ma che gli autori erano stati già stati catturati e la refurtiva era già disponibile in caserma per essergli restituita. Fatto l’inventario, è emerso che tutti gli oggetti trafugati erano stati integralmente recuperati. Tra essi trapani, saldatrici, flex, varie cassette di attrezzi, rubinetti, tubi e valvole di ricambio, per un valore di 3.500 euro circa. Conclusa la restituzione, l’idraulico ha voluto personalmente ringraziare i due militari che avevano preso i ladri e rinvenuto i suoi attrezzi. Nessun altro furto risulta essere stato commesso in quella zona, per cui appare verosimile ritenere che i malviventi avessero specificamente puntato quel garage e quegli attrezzi. Tutti e tre si trovano adesso ristretti presso le camere di sicurezza del Comando CC, in attesa di giudizio direttissimo.