Sono in politica do poco tempo, è vero, tanto che un consigliere PD, senza fare nomi Antonio Caselli, mi ha addirittura attribuito l’appellativo di “pivella”; mi sorprendono, però, le esternazioni di un Consigliere così esperto e navigato come Morini in merito al tema del lavoro.
Il Comune non è e questo Barbieri lo ha affermato in più di un’occasione, un ufficio di collocamento: l’Ente arriva dove può arrivare e con i soli pochi mezzi ed autonomie che ha a disposizione, inventandosi ed escogitando tutta una serie di iniziative che possano, in qualche modo dare un minimo di sollievo alle molte persone senza lavoro.
Se una “pivella” come la sottoscritta arriva a capire che, quando l’Assessore Barbieri afferma che il Comune non può dare lavoro, non si riferisce ai dipendenti comunali o di Sgp ma alle decine di persone che lo fermano per strada o che fanno la fila ai servizi sociali, potrebbe arrivarci anche il navigato Morini se lo volesse.
Morini ha voluto usare le dichiarazioni di Barbieri per cogliere ad arte il pretesto per gettare ancora fango sull’Amministrazione ed in particolare su SGP, società che lui stesso ha contribuito a mandare in rovina, consegnandola all’Amministrazione Caselli, ricordiamolo, con oltre 65 milioni di debiti contratti in 5 anni.
Ci dica Morini, visto che l’avevo anche già chiesto, ma non ho mai ricevuto risposta, quali faraoniche opere pubbliche hanno innalzato a Sassuolo lui ex assessore ai lavori pubblici e la Giunta di cui faceva parte, a fronte di questa colossale cifra, perché a Sassuolo nessuno le ha viste.
Queste sono le cose che coloro che si professano i paladini dei più deboli, gli esponenti della sinistra sassolese con Morini capofila, devono raccontare nei bar, al mercato ed in piazza; piuttosto che vendersi per quelli che non sono raccontandola a proprio uso e consumo.
Presto andremo in Consiglio Comunale con il Piano di risanamento di SGP: aspetto Morini e i suoi colleghi al varco per vedere come si comporteranno. Se lo approveranno, significherà che hanno intenzione di dire sì al risanamento della società, al pagamento dei fornitori e al mantenimento dei posti di lavoro. Se invece lo bocceranno, votando contro o astenendosi, dovranno essere consapevoli e responsabili davanti a tutti i cittadini, di aver detto sì alla chiusura della società, con conseguente perdita dei posti di lavoro per i dipendenti ed il blocco dei pagamenti ai fornitori.
Vuole questo il capofila Morini? Presto lo sapremo.
Camilla Nizzoli – (Consigliere Comunale PDL)